Superata una certa età (ma non solo), complice la tendenza a una vita piuttosto sedentaria, i piccoli acciacchi sono all’ordine del giorno e, tra mal di schiena e dolori alle articolazioni, ce n’è per tutti.
Si finisce allora per ricorrere a cure farmacologiche, fisioterapisti od osteopati quando, in realtà, può fare molto anche una sana e ben calibrata attività fisica. Ma, cosa sarà meglio? Nuoto? Pilates? Ginnastica posturale?
Nel dubbio, spesso ci si limita a scegliere le solite tre o quattro discipline che tra gli over vanno per la maggiore, senza accorgersi che il ventaglio di proposte è molto più ampio. Tra queste, vale la pena spendere qualche parola per lo yoga che, a volte, viene immeritatamente demonizzato e ritenuto per soli giovani, per via delle sue posizioni – le “asana” -, spesso considerate troppo difficili e contorte da eseguire.
Ma non è così. Anzi. La pratica di questa disciplina nella terza età si è rivelata un valido supporto con risultati davvero sorprendenti, grazie a un connubio tra esercizi dai movimenti lenti e controllo della respirazione. Infatti, lo yoga contempla anche delle asana meno impegnative e senza dubbio fruibili da chi è in là con gli anni. Il principio di base è che l’esecuzione di questi esercizi non causi mai sforzi estremi, ma piuttosto una semplice tensione muscolare da mantenere rispettando gli individuali margini di resistenza.
I benefici? Tanti
Diversi studi hanno confermato l’efficacia dello yoga, riconoscendogli il merito di essere un valido aiuto contro dolori cronici derivanti, ad esempio, da osteoporosi e artrite, così come una ricerca condotta dall’Università della California ha osservato un miglioramento nella curvatura della schiena degli over monitorati. Inoltre, la pratica delle asana che richiedono movimenti e respirazioni lenti, si è rivelata utile anche nella regolarizzazione della pressione arteriosa.
Ma a guadagnarne non è solo il corpo. L’impegno stesso necessario allo svolgimento di questa pratica significa prendersi cura di se stessi in un ambiente in cui anche la possibilità di socializzare diventa terapeutica, rappresentando così un valido supporto negli stati di ansia e depressione. Non di rado, nelle classi si crea uno spirito di gruppo tale da diventare un’ottima occasione per allacciare nuove amicizie e iniziare a frequentarsi anche al di fuori della palestra. Inoltre, le sue funzioni rilassanti, ottenute grazie a specifici esercizi di meditazione, permettono di liberare la mente e allontanare lo stress della vita quotidiana, donando un generale senso di calma e buon umore. Da questo sembrerebbe derivare anche un sensibile miglioramento della qualità del sonno, aspetto di cui spesso gli over 65 non sono soddisfatti.
Non resta che iniziare con una sola raccomandazione: affidarsi sempre a insegnanti qualificati.
© Riproduzione riservata