È nata il 15 Maggio 1931, sta per spegnere le sue “prime” novantuno candeline ed ha una particolarità: è la più anziana capo ufficio del mondo.
Questa storia arriva dal Giappone e ha per protagonista Yasuko Tamaki che, dal 1956, lavora in una società commerciale specializzata in viti, la Sunco Industries.
Per i suoi anni di servizio prestato alla società, di gran lunga superiori alla media, è stata riconosciuta come la più anziana direttrice d’ufficio al mondo. Per questo ha ricevuto il certificato ufficiale del Guinness World Record, riconoscimento che lei ha accolto con gioia, stupore, e ovviamente un turbinio di emozioni.
Ma non ha un ruolo marginale, Yasuko. Lei, infatti, lavora sui conti degli uffici, calcola gli stipendi, i bonus del personale. A lei sono affidati persino i calcoli delle detrazioni fiscali. Usa abilmente Microsoft Excel, ma si trova a suo agio anche quando naviga su Facebook dal suo smartphone.
In ufficio non chiede sconti: va a lavorare cinque giorni alla settimana e fa turni di 7ore e mezzo, proprio come gli altri membri del personale.
Non crede di essere speciale, la signora Yasuko. «Ho sempre pensato di essere nata per poter sentirmi di aiuto a qualcuno. Quindi voglio fare cose che rendono felici presidenti, manager e il resto del personale». È questo l’obiettivo della sua vita, ed è per lo stesso motivo che rifugge l’idea di sentirsi protagonista di un’impresa.
E, soprattutto, non vuole sentire parlare di pensionamento. «Quando un anno finisce, ce n’è un altro da iniziare. Quindi spero di continuare così», ha dichiarato durante la cerimonia di consegna del certificato di record. Ci ha tenuto a lanciare un messaggio anche ai suoi colleghi, al di là dell’estrazione sociale e della nazionalità: «Se sprechi oggi, non c’è domani».
Questa totale dedizione al lavoro – forse un po’ estrema – dovrebbe far riflettere, soprattutto in un paese come l’Italia, dove già a trent’anni si viene considerati “vecchi” per il mercato del lavoro. Ma la storia di Yasuko Tamaki è portatrice di un altro messaggio: non è mai troppo tardi per fare carriera.
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