In Cina c’è un social media divenuto popolare fra i viaggiatori. Si chiama Xiaohongshu, ma è conosciuto anche come Little Red Book, e si basa sulla condivisione di mete insolite e nascoste.
Il nome fa riferimento al “Libretto rosso” di Mao Zedong, padre fondatore della Cina comunista. E proprio questo richiamo storico sembra aver contribuito al suo successo. Parliamo di Xiaohongshu, social fondato nel 2013 a Shanghai, che negli ultimi anni ha conquistato circa 300 milioni di utenti in tutto il Paese, scalando la classifica delle App più influenti in Cina. Ogni giorno vengono visualizzati 300 miliardi di post, dei quali oltre il 70% sono generati dagli utenti.
Una guida turistica online? Anche!
Xiaohongshu ha cambiato il settore turistico in Asia, perché spinge a visitare luoghi poco conosciuti, rendendoli popolari di pari passo alla crescita dei visitatori. Grazie alle recensioni, l’App è considerata una fonte affidabile per le informazioni di viaggio, che ha cominciato a raccogliere anche suggerimenti su moda, bellezza e ristoranti, ma anche su fitness, istruzione, tecnologia e arredamento della casa.
Chi sono gli utenti di Xiaohongshu
Ad usare Xiaohongshu sono soprattutto giovani donne con meno di 35 anni, con reddito medio-alto. Provengono soprattutto dalle aree urbane e amano pianificare le proprie vacanze scegliendo località al di fuori delle classiche rotte turistiche e inflazionate.
Il vantaggio della piattaforma è indiscutibile anche per le aziende internazionali, perché consente loro di presentare i propri marchi e prodotti direttamente ad un vasto pubblico fidelizzato. I contenuti, essenzialmente beni di lusso, sono proposti in modo originale, spesso accompagnati da sconti, promozioni e omaggi. A differenza delle altre piattaforme di e-commerce, spinge la creazione di una community per ottenere informazioni sugli acquisti in tempo reale, affinché tutti possano interagire, condividere, divertirsi e ovviamente spendere.
Mete non convenzionali
Di Xiaohongshu ha parlato anche CNN Travel, mostrando con alcuni esempi come stiano cambiando le abitudini dei viaggiatori asiatici in giro per il mondo: a Copenaghen è nata l’abitudine di dirigersi verso Black Square nel Superkilen Urban Park, attratti dalle linee bianche brillanti dipinte sul pavimento, piuttosto che verso la ben più famosa Sirenetta; a New York, invece, è diventata una meta gettonata una panchina di Central Park, comparsa nel profilo di Jay Chou, icona della musica pop cinese.
L’impatto della Cina sul turismo globale e il turismo cinese in Italia
La Cina ha un impatto enorme nel settore turistico globale, con oltre 1,4 miliardi di cittadini. Durante il periodo della Golden Week, che inizia il 1° ottobre, i turisti hanno compiuto 7,6 milioni di viaggi, con un aumento del 33,2% rispetto al 2023.
Anche in Italia, i turisti che provengono dalla Cina sono Millennials, con meno di 44 anni e un ampio potere d’acquisto. Il “fashion shopping” è l’attività preferita, e il 78% degli acquisti presenta uno scontrino medio di 1.441 euro. Milano si conferma la prima città per la spesa, seguita da Roma, Firenze e Venezia. Le piattaforme giocano un ruolo cruciale nell’influenzare le scelte di viaggio e di consumo durante la vacanza.
(Foto apertura: Piotr Swat/Shutterstock.com)
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