L’esposizione fotograficaWomen for women against violence racconta la forza della resilienza al femminile. L’autrice: “Sono andata a trovare la bellezza dove nessuno la va a cercare”
La mostra fotografica Women for women against violence, un’iniziativa di Donatella Gimigliano, presidente dell’Associazione Consorzio Umanitas, sarà ospitata presso il Roma Convention Center “La Nuvola” dal 3 al 10 aprile. Attraverso gli scatti di Tiziana Luxardo, l’esposizione cattura la forza e la resilienza di donne che hanno affrontato la violenza e la malattia. L’Artista, ispirandosi all’arte giapponese del Kintsugi, che valorizza le cicatrici, trasforma le ferite in testimonianze di forza e rinascita. L’esposizione, è patrocinata da importanti istituzioni, e vuole essere un messaggio di speranza e un tributo alla capacità delle donne di superare le avversità.
Donatella Gimigliano: la sua battaglia contro il tumore e la violenza
Donatella Gimigliano sottolinea: “Dieci anni fa ero una paziente oncologica, con una storia familiare segnata dal tumore al seno. Sapevo cosa significava portare sulla pelle e nell’anima segni indelebili. Ma quelle cicatrici non appartengono solo alla malattia. Le ho viste anche nelle donne sopravvissute alla violenza. Da quel dolore è nato Women for Women against Violence, che racconta storie di resilienza e rinascita, perché ogni cicatrice può trasformarsi in un simbolo di forza. Questa mostra è il racconto di un cammino difficile, tra fatica e determinazione. Ma è anche la celebrazione di ogni battaglia vinta, di ogni donna aiutata. Perché dietro ogni ferita c’è una storia che merita di essere raccontata. E soprattutto, di essere ascoltata.”
La bellezza nelle cicatrici delle donne

Valentina e Francesca Pitzalis
Alla mostra di Women for women against violence sono esposte le opere di Tiziana Luxardo, che ha alle spalle una carriera di forte impegno sociale e artistico. Il suo approccio caratterizzato dalla sensibilità al femminile è apprezzato dalla critica. “La mostra – racconta lei stessa – narra, attraverso gli abbracci dei protagonisti, la condivisione, la forza, la vicinanza, il prendersi cura dell’altro. Il filo conduttore, non a caso, è la foto delle sorelle Pitzalis, unite in un abbraccio da due drammi diversi, ma entrambe ferite sia nel corpo che nell’anima. Un’immagine che ho voluto impreziosire con dell’oro, ispirandomi all’arte giapponese del Kintsugi. Che ripara gli oggetti di valore, come la ceramica e la porcellana, incollandoli proprio con dell’oro per esaltarne l’imperfezione. Un’arte che è diventata una filosofia di vita. Sono andata a trovare la bellezza dove nessuno la va a cercare”.
Women for Women against Violence, i testimonial
L’itinerario è un racconto in 21 immagini che ritraggono assieme le vittime di violenza o sopravvissute al tumore al seno e alcuni testimonial premiati negli anni con il Camomilla Award. Tra questi: Rosanna Banfi, Carolyn Smith, Alessio Boni, Maria Grazia Cucinotta, Beppe Convertini e Emma D’Aquino. Accanto ad ogni fotografia, una didascalia racconterà la storia di chi ha vissuto la specifica tragedia personale e il riscatto. Inoltre, attraverso un QR code, i visitatori potranno ascoltare direttamente dalla voce delle protagoniste il racconto della loro rinascita. Trasformando la visita in un momento di consapevolezza e condivisione profonda. L’evento si inserisce nel percorso di sensibilizzazione che l’Associazione Consorzio Umanitas porta avanti da dieci anni con il “Women for Women against Violence – Camomilla Award”, che è anche un programma in onda sulla Rai. Alla mostra è correlato un libro fotografico il cui ricavato sarà devoluto per il progetto “Valigia di Salvataggio”, che offre supporto psicologico e legale alle donne in fuga da situazioni di violenza domestica.
(foto in apertura Tiziana Luxardo, Carolina Marconi e Edy Giuliano)
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