Wish of a lifetime (Il desiderio di una vita) è un’associazione no profit americana che da 12 anni si occupa di realizzare i sogni delle persone anziane. Nasce grazie all’impegno di un giovane campione di sci olimpico, Jeremy Bloom, in riconoscenza alla sua amata nonna, Donna. Lei e suo marito Jerry lo avevano cresciuto fin dall’età di tre anni, facendogli scoprire l’amore per la neve e per lo sport.
Un gesto che cambia una vita
Durante una gara in Giappone con la nazionale di sci americana, Jeremy assiste ad un gesto che cambierà la sua vita.
Su un autobus affollato vede salire una donna anziana. Non fa in tempo a chiedersi come potrà rimanere in equilibrio, che subito le persone in piedi la aiutano a salire, mentre i passeggeri seduti fanno a gara a cederle il posto. Tutti poi si assicurano che stia bene. Una scena alla quale non era davvero abituato.
Wish of a lifetime, un atto di gentilezza può tutto
Colpito dalla gentilezza e dal rispetto verso gli anziani, Jeremy decide di farsi portavoce di questi valori nel suo Paese e fonda Wish of a lifetime. Nel frattempo vince numerose competizioni sportive e diventa un imprenditore di successo.
«Sono stato molto fortunato per tutta la vita e ho realizzato tutti i mie sogni. Con la mia organizzazione aiuterò chi pensa di essere troppo in là con gli anni a fare lo stesso», ha spiegato così le motivazioni che lo hanno spinto a fondare la sua associazione.
Dietro ogni sogno c’è una storia
Dalle pagine del sito dell’Associazione emergono le storie di vita raccontate dai protagonisti. E dalle loro parole traspare la gioia e l’entusiasmo per aver realizzato un sogno “lungo tutta una vita”. Così Marguerte Miller, 92 anni, che dopo la guerra ha sposato un pilota che si era gettato dal suo aereo abbattuto, ha sperimentato l’emozione del paracadute. Bertha Nunn, di 87 anni, invece, aveva sempre sognato di fare l’attrice, ma aveva dovuto dedicare tutta la vita alla sua famiglia. Grazie all’Associazione ha finalmente realizzato uno spot pubblicitario per una nota marca americana di dentifrici. Hugh McNaughton aveva 18 anni quando il suo aereo durante un volo di pattugliamento prese fuoco e si inabissò. Hugh, che ora a 94 anni, è uno dei sei sopravvissuti di tutto l’equipaggio. A distanza di così tanto tempo è potuto tornare sul luogo della tragedia per rendere omaggio ai suoi compagni.
Perché realizzare un desiderio?
Perché è importante. I desideri uniscono le persone e la loro realizzazione è il frutto della solidarietà tra molti. Qualsiasi obiettivo raggiunto è un modo per unire le generazioni e contemporaneamente un contributo a mantenere una vita attiva il più a lungo possibile. Aiutare le persone anziane a realizzare un sogno le fa sentire importanti e parte integrante della società. Senza contare l’impatto positivo sulla loro salute fisica in generale.
Un modo per cambiare atteggiamento verso l’invecchiamento
Realizzare i sogni di una persona anziana ha inoltre effetti positivi sull’intera comunità. Come sottolinea infatti Bloom sul sito della sua Associazione, a mano a mano che scopriamo le storie di queste persone, siamo portati a cambiare il nostro atteggiamento verso l’invecchiamento. Non è più una stagione “finita”, in cui non c’è più nulla da scoprire o da sperimentare, ma uno spazio nella vita in cui ancora tutto può accadere. Una visione che applichiamo non solo agli altri, ma anche a noi stessi, per non avere più timore del passare degli anni.
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