Il sogno della conoscenza libera e gratuita, diventato realtà, rappresenta ancora oggi il più grande esperimento di scrittura collettiva al mondo.
Conta 52 milioni di pagine, 40 milioni di iscritti e un miliardo e mezzo di visitatori al mese: a vent’anni dalla sua nascita, nel 2001, Wikipedia resta fra i siti più cliccati al mondo, e ancora oggi incarna l’utopia della conoscenza alla portata di tutti, dove il fruitore di un contenuto digitale può diventarne anche produttore, generando nuove informazioni o correggendo quelle già scritte da qualcuno prima di lui. Non a caso questa enorme e internazionale enciclopedia virtuale, declinata in 300 lingue, resta – due decenni dopo – il più vasto progetto di scrittura collaborativa mai prodotto.
Inizialmente Wikipedia nasce come propaggine di Nupedia, una raccolta digitale di articoli scritti esclusivamente da esperti, sviluppata dall’imprenditore Jimmy Wales. L’intento era di affiancare alla versione accademica un progetto libero, al quale chiunque avrebbe potuto contribuire senza supervisione editoriale. Il lancio è avvenuto il 15 gennaio del 2001, e sei mesi dopo erano già stati scritti 6mila articoli, destinati a moltiplicarsi rapidamente. Il software Wiki, che ha dato il nome al progetto, ha consentito di rivoluzionare il cosiddetto “web pushing” e ha permesso a tutti di diventare editori di se stessi, rivolgendosi ad una platea pressoché illimitata. Ma se è vero che ognuno può proporre nuove voci, purché conservi un punto di vista neutrale, i volontari di Wikipedia sono sempre al lavoro per evitare vandalismo e contenuti inappropriati, come a volte è accaduto per i personaggi storici o politici. Oggi l’enciclopedia digitale vanta oltre 125mila editor attivi, e la lingua più diffusa per scrivere i contenuti è l’inglese, con 6,2 milioni di articoli, seguita dal cebuano, una delle lingue delle Filippine, dallo svedese, dal tedesco e dal francese. In italiano sono presenti 1,6 milioni di articoli.
Uno dei problemi che Wikipedia ha sollevato è stato quello dei diritti d’autore: per questo il fondatore ha sviluppato Wikimedia, una fondazione internazionale no profit che rappresenta l’interfaccia tecnico-legale, e si occupa di gestire e promuovere progetti per la diffusione di contenuti liberi attraverso collaborazioni con musei, università e archivi storici. In tal modo, diventa possibile ottenere il via libera alla pubblicazione di foto, video, documenti d’archivio e opere protette da copyright. Tutti i contenuti sono stati inizialmente diffusi con una licenza di libero utilizzo inventata da Eben Moglen e Richard Stallman, la Gnu Free Documentation License, che ha permesso la redistribuzione e la modifica, come per i software open source, impedendo a chiunque di apporre un personale copyright. In seguito, è stata adottata la Creative Commons Licence, creata dal giurista americano e docente di Harward Lawrence Lessig, per riconoscere l’appartenenza delle opere creative dell’enciclopedia ma, allo stesso tempo, favorirne la fruizione e la diffusione. Proprio Lessig disse di Wikipedia: «È come un giardino pubblico aperto a chiunque, ben tenuto da quelli che lo visitano».
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