Il 20 luglio 2021 l’82enne Wally Funk ha finalmente realizzato un sogno lungo 60 anni. Dopo aver rinunciato ad una brillante carriera di astronauta solo perché donna, ha infatti partecipato al primo volo suborbitale, con civili a bordo, della storia. Aprendo così una nuova era e guadagnando il titolo di astronauta più anziana di sempre.
Una pioniera della parità di genere
Wally Funk è la donna dei record. Ha appena battuto il primato di John Glenn che aveva 77 anni quando fece parte dell’equipaggio del Discovery, nel ’98. Ma in passato è stata una vera pioniera della parità di genere, cimentandosi in studi e attività, allora maschili per definizione. Grazie all’offerta del fondatore di Amazon, Jeff Bezos, di partecipare con lui al lancio del suo razzo New Shepard, è infatti la donna del momento.
Americana, classe 1939, Wally Funk prende la prima lezione di volo a 9 anni e da allora colleziona 19.600 ore di volo, insegnando a volare a 3.000 persone. A 21 anni, nel 1961, si offre volontaria per il programma Woman in Space, durante il quale si sottopone a rigorosi test psicofisici nella speranza di diventare astronauta.
Il programma Mercury 13
All’addestramento, noto come Mercury 13, partecipano 13 donne, tutte già con molte ore di volo sulle spalle. Sono gli anni della corsa allo Spazio e la selezione è molto dura. Wally e le altre devono sopportare acqua ghiacciata nelle orecchie o rimanere in una vasca di deprivazione sensoriale, galleggiando per ore in una stanza buia e insonorizzata. Tutte superano i test a pieni voti, perfino meglio dei loro colleghi uomini.
La fine di un sogno
Le 13 aspiranti astronaute dovrebbero continuare l’addestramento in un centro militare della NASA che, però, all’ultimo momento annulla tutto. L’Ente Spaziale Americano, infatti, non considera ancora le donne pronte per le missioni spaziali. I pregiudizi hanno la meglio, facendo così perdere agli Stati Uniti l’occasione di essere il primo paese a lanciare una donna nello spazio. Record che infatti spetta alla russa Valentina Teleskova che compie l’impresa nel 1963.
Alla ricerca di nuovi record
Wally non si arrende. Il suo motto è “Mai smettere di cercare un’alternativa”. E lei di alternative ne trova molte. Diventa la prima istruttrice di volo in una base militare, la prima donna a completare l’accademia dell’aviazione e la prima a essere nominata Air Safety Investigator, indagando su ben 450 incidenti aerei. Quando sale sul razzo, in compagnia del miliardario Jeff Bezos, non è sola. Con lei, oltre a Bezos e a suo fratello, viaggia il 18enne studente olandese (e danaroso) Oliver Daemen. Una allegoria calzante per questo momento storico: giovani e anziani insieme, alla scoperta di nuovi mondi.
A bordo del New Shepard
Il New Shepard è stato lanciato in Texas nel giorno dell’anniversario della missione di Apollo 11 sulla Luna. Ha superato la linea di Karman, ossia la soglia di 100 km riconosciuta come il limite oltre il quale si entra nello Spazio. Dopo aver sperimentato per 3 minuti l’assenza di gravità, l’equipaggio a bordo ha iniziato la discesa. Il tutto è durato 10 minuti, al termine dei quali l’entusiasta pioniera ha gridato felice: “Meraviglioso! Non avrei mai creduto di poter salire quassù!”.
Il turismo nello Spazio, l’ultima frontiera
Ma l’esperienza di Wally pone nuove domande. A chi appartiene oggi lo Spazio? Alla ricerca o ai grandi portafogli, che possono permettersi il lusso dei viaggi interstellari? Il fondatore di Amazon non è infatti il solo a cercare nuove frontiere di investimento. Il miliardario Richard Branson, che l’11 luglio ha bruciato il rivale sul tempo, con un volo interspaziale sulla sua Virgin Galactic, ha già una lunga lista di turisti in attesa del decollo. Volti noti come Lady Gaga e Leonardo di Caprio, ma anche anonimi, come quelli di tre misteriosi italiani. Tutti con la promessa di guardare la Terra dall’alto in assenza di peso, dopo aver raggiunto un’altitudine di oltre 80 km.
Ma nel frattempo, anche se solo per una trovata pubblicitaria, è stato finalmente riparato un torto vecchio di 60 anni. E una donna in gamba ha potuto coronare il sogno di una vita.
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