Aiuti umanitari, basi militari, ricostruzione delle abitazioni, ma anche tutela del patrimonio culturale. In questo nuovo racconto per “Voci dall’Ucraina“, scopriamo la storia di Olena e Leond e dell’asta da record che hanno organizzato per sostenere l’esercito ucraino.
Olena Grozovska e Leond Komsky sono una coppia di galleristi e curatori d’arte. Fino all’inizio della guerra conducevano la loro attività nell’ambito della pittura, del collezionismo e dell’organizzazione di mostre presso la loro piccola e centralissima galleria di Kyiv. Da quel momento in poi, però, anche la loro vita è cambiata. Dopo un primo momento di smarrimento, hanno deciso come tanti altri connazionali di mettere al servizio degli altri le loro competenze.
I danni al patrimonio culturale
Non appena i russi si sono ritirati dalla zona a nord della capitale, i primi di aprile, Olena e Leond hanno cominciato a documentare i danni del conflitto al patrimonio artistico ucraino. Hanno così realizzato una serie di reportage dedicati a luoghi di importanza storica da non dimenticare. Un lavoro appena cominciato che li ha già portati a Chernihiv e Ivankiv, fra musei e palazzi storici.
L’asta da record
Inoltre, sono riusciti a organizzare un’asta di beneficienza i cui proventi sono stati devoluti all’Esercito, portando in vendita un’opera di Maria Primachenko acquistata per mezzo milione di dollari, con una base di partenza di soli 5mila dollari. Un risultato senza precedenti nella storia del mercato dell’arte ucraina.
(Foto di copertina: ©Ilaria Romano)
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