Ilaria Romano prosegue il racconto di Voci dall’Ucraina. In questa intervista la voce di chi sta già pensando al futuro e ha lanciato il progetto MyVdoma che significa “Siamo a casa”. Un’iniziativa nata per aiutare inizialmente la popolazione con la distribuzione degli aiuti umanitari e che ora pianifica la ricostruzione delle case di chi ha perso tutto in quel di Gostomel.
Gostomel è una cittadina a nord est di Kyiv e fa parte della municipalità di Irpin. Finora conosciuta per l’aeroporto cargo Antonov, è stata colpita sin dal primo giorno di guerra proprio per la presenza dello scalo, rimanendo sotto il controllo russo fino al 2 aprile scorso.
I bombardamenti su Gostomel
Pesantemente colpita dai bombardamenti e dall’artiglieria, ha subito perdite umane e gravi danni agli edifici. Nelle ultime settimane, però, molti degli abitanti che erano riusciti ad andarsene sono tornati per cercare di recuperare, per quanto possibile, quello che hanno perso.
MyVdoma, il progetto che guarda al futuro
Subito dopo la fine dell’occupazione, un gruppo di residenti e imprese costruttrici della zona hanno dato vita al progetto MyVdoma (“siamo a casa”, ndr). Un’iniziativa nata inizialmente per aiutare la popolazione con la distribuzione degli aiuti umanitari. Ora, però, sta pianificando la ricostruzione delle case di chi ha perso tutto e magari aveva appena comprato un appartamento di nuova costruzione che ora non è più abitabile.
Le parole di Ella Koval, coordinatrice di MyVdoma
“Il nostro prossimo obiettivo – ci ha spiegato Ella Koval, coordinatrice del progetto – è quello di riuscire a raccogliere i fondi sufficienti per ripartire, cominciando dalle case unifamiliari che sono più semplici da rimettere in piedi rispetto a un palazzo, e dare una speranza a chi vuole restare nella sua città, nonostante tutto.”
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