I pastai italiani di Unione Italiana Food hanno interpellato un team di 11 esperti – nutrizionisti, medici, antropologi e biologi – per creare una guida ad uno stile di vita ‘mediterraneo’. L’auspicio è tracciare una rinascita del sistema alimentare del nostro Paese nell’era del post coronavirus. Nasce così il Movimento VivoMediterraneo, spinto dalla riscoperta degli italiani, durante il lockdown, della buona tavola, della convivialità e dell’attività fisica. Tutti ingredienti del lifestyle mediterraneo.
Il valore della dieta mediterranea
Da 10 anni la dieta mediterranea è considerata patrimonio dell’umanità Unesco. Un traguardo dovuto non solo alle caratteristiche del regime alimentare, ma a un vero e proprio stile di vita. È ormai riconosciuto, infatti, che questa alimentazione rappresenti la migliore soluzione per proteggere la salute dai tumori, dalle malattie cardiovascolari e neurodegenerative. Secondo la scienza, questo è dovuto al prevalente consumo di alimenti ricchi di fibre, ma a bassa densità calorica (verdura, frutta, cereali, legumi). Per non dimenticare i polifenoli contenuti nell’olio extra vergine di oliva e alcune vitamine come la E e la C che funzionano da antiossidanti. Un posto d’onore è occupato dalla pasta. Un alimento che, secondo un recente studio svolto dall’Università di Parma, aiuterebbe a prevenire le malattie croniche e l’obesità. I risultati della ricerca confermano che una dieta ipocalorica, basata sui principi della dieta mediterranea, è efficace per ridurre il peso e migliorare la qualità della vita. Forse anche per questo la pasta è amata in tutto il mondo, come risulta da uno studio del 2011, realizzato in 17 paesi dalla ONG OXFAM.
Il Manifesto del Movimento
Tra i pilastri del Movimento #VivoMediterraneo c’è l’invito a non credere a diete miracolose e a non seguire le mode; a mangiare poco ma di tutto. Il cibo deve essere vissuto come una ‘esperienza culturale’, senza dimenticare la sostenibilità degli ingredienti. L’appello è quello di riscoprire il piacere della convivialità, del cucinare e mangiare assieme. Eppure, mentre il mondo guarda alla dieta mediterranea, proprio in Italia avviene il contrario. Secondo i dati pubblicati nel 2018 dall’European Journal of Public Health, infatti, solo una parte di italiani segue la dieta mediterranea. Lo studio, condotto su un campione di 7.430 partecipanti in età adulta, è arrivato a conclusioni sorprendenti. L’adesione all’alimentazione mediterranea è più alta nelle regioni del sud ed è strettamente associata ad una età avanzata – superiore ai 75 anni – e ad un livello culturale più elevato. Di fatto si parla di 4 italiani su 10.
Il debutto su Instagram
Per coinvolgere sempre più giovani e convincerli ad adottare questo stile di vita, gli ideatori del movimento hanno deciso di spostare la campagna su Instagram. Uno strumento che, per lungo tempo, ha rappresentato una ‘piazza’ virtuale per inluencer e follower. Per partecipare all’iniziativa, dunque, basterà fotografare o raccontare una ricetta a base di pasta, utilizzando l’hashtag #VivoMediterraneo. Un modo moderno per raccontare il buono (e il bello) della nostra alimentazione.
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