L’economia del Paese ha perso la spinta post-pandemica. Gli italiani, anche a causa della crescita dell’inflazione, sono stati costretti a ridurre le spese per i beni di consumo.
Come ogni anno il Rapporto Coop “Consumi e stili di vita degli italiani di oggi e di domani” ha fotografato la situazione del nostro Paese e degli italiani in fatto di consumi, potere d’acquisto, aumento dei prezzi e strategie di spesa.
L’indagine
L’indagine è stata realizzata dall’ufficio studi di Ancc-Coop, Associazione nazionale cooperative di consumatori-Coop, insieme a Nomisma, NielsenIQ e alcuni software di intelligenza artificiale. I dati sono il risultato di due diversi sondaggi condotti nel mese di agosto. Il primo, “What’s up”, è stato sottoposto a un campione di mille persone con più di 18 anni. Il secondo, invece, “Hybrid future”, ha coinvolto la community del sito Italiani.coop, il portale in cui Coop raccoglie i numeri su tendenze e abitudini d’acquisto.
I numeri dei consumi
Circa 27 milioni di persone, il 50% in più del 2021, si trovano oggi in una condizione di disagio duraturo. Il 10% degli intervistati ha dichiarato di non arrivare alla fine del mese, e un altro 23% ci arriva a fatica. Le cause sono i prezzi sempre più alti e gli stipendi che invece non crescono proporzionalmente.
Si riducono gli acquisti di auto e beni tecnologici, si torna alla scelta dell’usato o del ricondizionato, e diminuiscono le occasioni di uscita e svago fuori di casa per il 51% del campione. I beni alimentari hanno prezzi fino al 21% più alti e, secondo le stime, gli aumenti non si arresteranno prima dei prossimi due anni. I carrelli della spesa sono più vuoti del 3%, e ci si attende un ulteriore calo degli acquisti dello 0,5% nel 2024. Sempre più consumatori scelgono il discount e i marchi del distributore. Il 20% degli italiani dichiara, inoltre, di dover fare grandi rinunce e sacrifici, ma ciononostante il 36% manifesta un sentimento di fiducia nel futuro.
I consumi e l’ambiente
Ma dal rapporto emergono anche aspetti positivi. In particolare, sull’attenzione per l’ambiente: 5,1 milioni di italiani cercano infatti di alimentarsi a spreco zero, mentre 2,8 milioni stanno riducendo il consumo di carne e 1,4 milioni dicono di far uso di prodotti a basso impatto di Co2.
I cambiamenti climatici sono un concetto acquisito per 67 italiani su 100, mentre gli altri ritengono che ci sia un’emergenza, ma che l’uomo non ne abbia grandi responsabilità (19%), oppure che si tratti di un fenomeno meno grave di come viene descritto (11%), o che si tratti di un’invenzione (4%).
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