Inizio di anno scolastico all’insegna di episodi di violenza su docenti e compagni. Un sondaggio di Skuola.net lo rivela, e sottolinea che alcuni studenti approvano regole più severe contro i bulli
Aggressioni fisiche e verbali. La violenza a scuola, a poche settimane dall’inizio del nuovo anno scolastico, torna tra i banchi. A rivelarlo è un sondaggio realizzato da Skuola.net, che ha intervistato 2800 studenti delle scuole medie e superiori. Più di un alunno su 10 racconta che, già in questi primi giorni di scuola, è stato testimone di aggressioni. Il dato ancora più preoccupante è che più della metà degli intervistati, tra coloro che hanno assistito a violenze scolastiche, afferma che “l’obiettivo dei bulli era un docente” sottolinea Skuola.net. Aggressioni che in quasi un caso su due non si sono fermate allo scontro verbale. Il 45% degli studenti, che riportano casi di violenze a scuola, sostiene che gli studenti violenti hanno anche allungato le mani sulle loro vittime.
Violenza a scuola: casi differenti tra medie e superiori
Se alle scuole medie la litigiosità è maggiore, nelle scuole superiori prevale il contatto fisico durante questi scontri. Tra i più piccoli, delle scuole medie, il numero di quanti hanno visto o saputo di episodi violenti nel proprio istituto è del 29%. Nel 67% dei casi si parla di episodi di violenza “solo verbale”, mentre il 13% riferisce casi di violenza “solo fisica”.
Le dinamiche cambiano con gli studenti delle scuole superiori. Alla domanda “Di che tipo sono stati questi episodi di violenza?”, il 46% degli studenti che ha assistito alla violenza ha risposto che sono stati episodi solo verbali, mentre più di 3 alunni su 10 riferiscono che si è trattato di violenze solo fisiche.
Oltre il 20% degli studenti, inoltre, aggiunge che in alcuni casi la violenza è stata sia fisica che verbale.
Il ddl sul voto in condotta
L’indagine di Skuola.net è stata realizzata tra il 13 e il 25 settembre di quest’anno, anticipando di una settimana l’approvazione della Riforma Valditara sul voto in condotta e sulle sospensioni da scuola. Alcuni studenti, 1 su 4, dicono che “nei primi giorni di lezione gli è stato spiegato il contenuto della riforma”, come si legge nel sondaggio di Skuola.net.
Questo inizio di anno scolastico violento ha spinto tanti studenti ad appoggiare il ddl sulla condotta. Quasi 7 alunni su 10, riferisce sempre il sondaggio, pensano che dei provvedimenti più restrittivi possano contrastare efficacemente questo fenomeno, riuscendo a ridimensionarlo o ad eliminarlo.
La nuova legge, intanto, include nella valutazione del voto in condotta anche i comportamenti violenti e le aggressioni a studenti, docenti e a tutto il personale scolastico. Con il 5 in condotta scatta la bocciatura, con un 6 pieno lo studente verrà coinvolto in attività di cittadinanza attiva e solidale. Per gli studenti delle scuole superiori, questa valutazione farà scattare un debito scolastico in educazione civica da recuperare a settembre.
Per i casi di aggressione a insegnanti, compagni e personale scolastico, è prevista una multa da 500 a 10mila euro “a titolo di riparazione pecuniaria in favore dell’istituzione scolastica di appartenenza della persona offesa”.
Manca all’appello il coinvolgimento, fattivo, delle famiglie nel sostenere la scuola contro questi episodi di violenza.
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