Il giovane content creator americano rischia fino a otto anni di carcere per aver violato le leggi indiane che proteggono le (rissose) tribù indigene che vivono sull’isola di North Sentinel.
Mykhailo Viktorovych Polyakov, un youtuber americano di 24 anni noto per le sue avventure estreme, è stato arrestato dalle autorità indiane dopo aver tentato di entrare in contatto con la tribù isolata dei Sentinellesi sull’isola di North Sentinel, nell’arcipelago delle Andamane.
L’isola è una riserva tribale protetta dal 1956, e l’accesso è vietato per motivi sanitari e culturali.
Il viaggio illegale verso North Sentinel
Polyakov ha navigato per nove ore su un gommone dotato di GPS per raggiungere l’isola. Una volta vicino alla costa, ha tentato di attirare l’attenzione dei Sentinellesi suonando un fischietto per un’ora. Non ottenendo risposta, è sbarcato lasciando una lattina di Diet Coke e una noce di cocco sulla spiaggia, ha raccolto campioni di sabbia e ha registrato un video prima di ripartire.
Precedenti tentativi e arresto
Questo non è stato il primo tentativo di Polyakov di raggiungere l’isola. In precedenza, era stato fermato dallo staff dell’hotel dove soggiornava e successivamente dalla polizia locale. Dopo il terzo tentativo, è stato arrestato al suo ritorno e posto in custodia per tre giorni di interrogatorio.
Polyakov gestisce un piccolo canale YouTube con alcune centinaia di iscritti, dove documenta viaggi in zone pericolose, tra cui una visita ai talebani in Afghanistan. Azioni che suggeriscono una propensione a cercare esperienze estreme per aumentare la visibilità online.
La tribù dei Sentinellesi
I Sentinellesi sono noti per la loro ostilità verso gli estranei. Nel 2018, uccisero il missionario americano John Allen Chau che cercava di convertirli al cristianesimo. Inoltre, dopo lo tsunami del 2004, scagliarono frecce contro un elicottero di soccorso, e nel 2006 uccisero due pescatori indiani che avevano accidentalmente raggiunto l’isola. Si stima che la loro popolazione sia tra i 50 e i 200 individui.
Da decenni, il governo indiano ha abbandonato ogni tentativo di contatto diretto, limitandosi a un controllo remoto e discreto.
Notevoli rischi sanitari
Polyakov potrebbe affrontare fino a otto anni di carcere per aver violato le leggi indiane sulla protezione delle tribù indigene. Le autorità temono che il contatto con estranei possa esporre i Sentinellesi a malattie contro le quali non hanno immunità, con conseguenze potenzialmente letali.
L’azione di Polyakov, dunque, solleva interrogativi sull’etica dei tentativi di contatto con tribù isolate e sulle motivazioni che spingono alcuni individui a intraprendere tali rischi.
Mentre l’avventura estrema può attrarre l’attenzione sui social media, le conseguenze legali e morali possono essere gravi, sia per l’individuo che per le comunità coinvolte.
© Riproduzione riservata