Tipologia, organizzazione e mete da raggiungere. Bruno Gaddi, amministratore delegato 50&PiùTurismo, spiega quali sono le vacanze degli over 50: «Tranquillità, divertimento e scoperta sono aspetti irrinunciabili»
Un settore più vivo che mai e in costante crescita quello del turismo, che vede tra i suoi fruitori anche numerosi over 60, pronti a prendere la valigia per raggiungere l’altra parte del mondo o trascorrere un tranquillo soggiorno al mare. Un risultato positivo che però, soprattutto nelle città d’arte, nasconde il rovescio della medaglia: i disservizi legati alla non sempre pronta capacità gestionale del sovraffollamento turistico.
Quali sono le richieste dei clienti? Come viene organizzato un viaggio?
Parliamo con Bruno Gaddi, amministratore delegato di 50&PiùTurismo, tour operator che da oltre quarant’anni rappresenta l’unico punto di riferimento del turismo associativo.
Il settore turistico è una delle colonne portanti dell’economia italiana. Rispetto agli anni precedenti, si registra una crescita?
Sicuramente sì, soprattutto in virtù della sete di libertà emersa dopo la pandemia. Rispetto al passato, ritengo che sia soprattutto il viaggio all’estero ad aver subìto un aumento di richieste, nonostante il notevole impegno economico. Dal 2022 in poi, il settore è esploso e continua a essere forte, anche se a volte si verificano situazioni di overtourism (sovraffollamento turistico, ndr) nelle mete più ambite, ad esempio le città d’arte. Una condizione che può generare disagi (code ai musei, disservizi nei trasporti ecc.), mettendo a rischio il gradimento complessivo del viaggio. L’esperienza di svago data da un soggiorno turistico non può e non deve trasformarsi in un momento stressante.
Che tipo di turista è l’over 60?
La fascia d’età non fa necessariamente la differenza, molto dipende dal tipo di viaggio che si intende intraprendere e dallo spirito individuale. Chi sceglie un soggiorno all’estero, magari un tour intercontinentale, è spinto dalla passione, dalla curiosità e dalla voglia di conoscere luoghi e culture diverse, e si aspetta altro rispetto a chi opta per un soggiorno mare/montagna o una città d’arte. Come c’è l’over 80 che si dimostra più ‘flessibile’ rispetto a un sessantenne, e magari mette in conto i possibili piccoli contrattempi senza che questo possa compromettere l’esito positivo della vacanza. Diciamo poi che tendenzialmente si impara a viaggiare viaggiando, perché man mano ci si documenta, si acquisisce esperienza, ci si appassiona.
Cosa spinge a scegliere un viaggio?
La scelta non dipende tanto dalla destinazione quanto dal desiderio di scoprire nuove realtà, e questo può avvenire sia andando alla scoperta di luoghi più o meno lontani sia vivendo un’esperienza che offre l’opportunità di socializzare, di fare nuove amicizie, come nel caso degli eventi organizzati dalla nostra associazione 50&Più.
Di solito, in che modo i senior organizzano un soggiorno?
C’è chi si gestisce autonomamente anche in età avanzata, magari forte di eventuali esperienze pregresse, e chi invece si sente più sereno nel demandare a un’agenzia l’organizzazione del viaggio. Nel caso dei nostri eventi, grazie a un’esperienza di oltre 40 anni nel turismo associativo, siamo estremamente attenti ai dettagli, prevediamo una pianificazione del soggiorno a 360 gradi – trasporti, intrattenimento, escursioni, presenza costante di personale interno, assistenza medica h24 -, riuscendo così ad assicurare quella condizione di tranquillità che molti desiderano.
Il turismo associativo garantisce maggiori tutele?
Non solo. Assicura senz’altro un punto di riferimento certo, ma far parte di un’associazione come 50&Più significa soprattutto sviluppare relazioni, amicizie, offrendo numerose opportunità d’incontro. Momenti di socialità per molti irrinunciabili, la cui partecipazione si alimenta di anno in anno.
Viaggi in famiglia, in coppia o in gruppo: quale di queste opzioni preferiscono gli over?
La richiesta di viaggi individuali non manca, ma non è così diffusa, famiglie e amici solitamente si muovono costituendo piccoli gruppi eterogenei. L’Europa è la meta principale anche se, non di rado, ne varcano i confini. Il nostro target di riferimento, però, generalmente tende a muoversi in compagnia. A parlare per noi è l’importante numero di adesioni che registriamo ogni anno nel corso degli eventi associativi. Far parte di un nutrito gruppo è molto apprezzato, veniamo contattati già a inizio anno per fornire rassicurazioni sull’organizzazione delle nostre manifestazioni. Una forma di aggregazione sostenuta dai nostri uffici provinciali, che curano i rapporti a partire dal singolo socio, generando un sistematico passaparola che arriva a coinvolgere amici e conoscenti.
Per concludere, quali sono le sue percezioni rispetto all’andamento delle attuali vacanze estive?
Anche sulla scia dei dati registrati nell’ultimo biennio, la risposta è assolutamente positiva. I numeri ci sono e parlano di un settore turistico vivo e produttivo.
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