Dura poco più di quattro minuti il video, intitolato Usa il tuo voto, non lasciare che altri decidano per te, che il Parlamento europeo ha lanciato per invitare tutti i cittadini dell’Unione al voto l’8 e il 9 giugno. Il tempo è breve, ma il messaggio chiaro: non si può mai dare per scontata la democrazia, che il nostro continente vive come condizione di normalità da quasi 80 anni.
È interessante notare che i protagonisti di questo spot siano proprio gli anziani, che hanno avuto esperienza – e sono oggi la memoria – dell’orrore della guerra e delle persecuzioni, che conoscono la fragilità della libertà d’espressione e di scelta, che hanno lottato o hanno conosciuto chi ha lottato per queste istituzioni, queste libertà, queste possibilità.
In un tempo in cui sembra a tutti di essere troppo ‘piccoli’ per contare, per influenzare i grandi fenomeni che sconvolgono le nostre vite e avere un impatto sul mondo, gli anziani sono ambasciatori formidabili. Perché ci ricordano che diritti che oggi diamo per scontati sono stati guadagnati con fatica, enormi sacrifici e c’è stato un tempo in cui scontati non lo erano affatto. Inoltre, le persone anziane che invitano al voto lanciano un messaggio di impegno civico con un impatto intergenerazionale forte: se vale la pena esprimere la propria opinione e il proprio voto per chi ha già speso la gran parte della propria vita, perché non dovrebbero farlo i più giovani che hanno tutto l’interesse a provare a influenzare, cambiare, migliorare il grande futuro che hanno davanti?
Il voto è il gesto simbolico più forte che esprime una democrazia. Votando, pertanto, non solo scegliamo di scegliere, scegliamo anche la democrazia. Votando esprimiamo una posizione, ma dichiariamo anche appartenenza a una comunità e manifestiamo un senso di rispetto verso il passato e un senso di responsabilità verso il futuro. La democrazia cresce e si consolida quando tutti si sentono artefici e al tempo stesso responsabili del suo stato di salute e contribuiscono al suo sviluppo.
Come ha detto Jaume Duch, portavoce del Parlamento europeo: «La democrazia è una responsabilità collettiva». Tuttavia non possiamo dimenticare che essa nasce, ogni giorno, da una scelta individuale: quella di esserci, di partecipare e – quando dobbiamo – di votare.
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