L’Agenzia delle Entrate in data 8 luglio ha pubblicato la guida per la compilazione della dichiarazione dei redditi. Consta di ben 411 pagine. Sì, avete letto bene: 411 pagine. Ma non continuano a promettere semplificazioni in materia fiscale? Sicuramente risponderanno che questa “mattonata” è frutto della pletorica legislazione dei Governi precedenti.
Sta di fatto che un contribuente di media preparazione o un soggetto avanti con gli anni non sarà mai in grado di leggere e metabolizzare questi 411 alberi che compongono la foresta fiscale dei dichiarativi 2020. E pensare che sono atti obbligatori e come tali dovrebbero essere alla portata di ogni cittadino, anche se di una certa età e con poca dimestichezza con i moderni strumenti informatici.
C’è solo da sperare nel futuro, anche se al peggio, in materia di Fisco, non c’è limite. Ce lo dice la storia.
Ce lo dice la superfetazione normativa che è stata prodotta dalla riforma del 1973 ad oggi. Se la promessa è un debito, il Governo ha un debito con i Contribuenti: semplificare, semplificare, semplificare. Il ginepraio di norme, da sempre ha agevolato l’evasione. Un Fisco semplice agevola anche i controlli e la lotta ai furbetti.
Giorgio Sartori – Presidente 50&Più Verona
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