Ogni anno in Italia oltre mille persone contraggono la meningite e un paziente su due viene colpito da meningite meningococcica.
Secondo i dati dell’Istituto Superiore di Sanità, in assenza di cure adeguate, il tasso di mortalità dell’infezione da meningite può arrivare al 50%. La meningite è un’infiammazione delle membrane che avvolgono il cervello e il midollo spinale, e può essere di origine batterica, virale o da funghi.
I batteri che causano la meningite
La meningite batterica è molto più grave rispetto a quella virale, ma è anche la meno frequente. I batteri più comuni che ne sono causa sono tutti i tipi di Meningococco, ma in particolare quelli dei sottotipi B e C, contro i quali è disponibile anche un vaccino contro la meningite.
Un altro batterio comune all’origine della malattia, nei bambini come negli adulti immunodepressi, è lo pneumococco, che rappresenta anche la causa di molte infezioni delle prime vie respiratorie e dei polmoni.
In generale si tratta di batteri normalmente presenti nell’ambiente, che non sempre portano allo sviluppo di patologie, ma che diventano pericolosi quando incontrano un sistema immunitario fragile. In Italia una percentuale della popolazione adulta compresa fra il 5% e l’11%, è portatrice sana di meningococco, e non manifesta alcun sintomo.
I sintomi negli adulti
I sintomi iniziali della meningite sono difficilmente riconoscibili perché simili a quelli dell’influenza: febbre alta, mal di testa, affaticamento e nausea. Sintomi invece più tipici sono la rigidità del collo, la fotofobia e la comparsa di macchie rosse sul corpo.
I pazienti più anziani mostrano una minore probabilità di avere mal di testa e rigidità del collo mentre presentano uno stato mentale alterato e deficit neurologici focali, ossia alterazioni che colpiscono solo una parte del corpo o una sua funzionalità. Agire tempestivamente con una cura antibiotica è fondamentale per scongiurare le complicazioni dovute all’estensione dell’infezione a diversi organi.
Il vaccino contro la meningite e la prevenzione per gli over 65
Contro il Meningococco di tipo B e C e lo pneumococco, come già anticipato, esistono i vaccini. Quelli contro il meningococco possono essere somministrati gratuitamente in età pediatrica, anche se non sono obbligatori, mentre quelli contro lo pneumococco sono consigliati in particolare agli over 65, agli alcolisti, alle persone affette da Hiv, ai pazienti oncologici, ai soggetti che hanno ricevuto un trapianto di organo, e in generale a chi soffre di cuore, polmoni, reni e fegato.
La vaccinazione pneumococcica, oltre a prevenire le malattie pneumococciche, consente di evitare la somministrazione della terapia antibiotica che spesso è associata a fenomeni di resistenza. Il batterio è la causa principale della polmonite, ma anche di altre infezioni invasive che comportano una compromissione del sistema immunitario.
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