Il 62% degli italiani vede con favore le farmacie come possibili poli vaccinali e la propensione cresce col salire dell’età. I numeri
Riconoscere e promuovere il ruolo delle farmacie nella prevenzione con i vaccini. È il messaggio di Motore Sanità che ha presentato una proposta concreta di call to action e il lancio di un hashtag #vaccinofacile – che mira a diffondere quanto emerso in un percorso che ha toccato cinque Regioni (Abruzzo, Campania, Veneto, Puglia, Lazio). Sottolineando la prossimità al domicilio del paziente delle farmacie, le uniche in grado di coprire il territorio in maniera capillare e dunque sempre più strumento fondamentale per tornare a far crescere le percentuali di copertura di una popolazione che, dicono le statistiche, in sei casi su dieci, in farmacia si vorrebbe vaccinare.
Vaccinarsi in farmacia è più semplice
Dall’indagine di Doxa Pharma “La farmacia italiana tra consulenza, servizi e hub vaccinale nel percepito dei clienti”, emerge infatti che il 62% degli italiani vede la farmacia come possibile polo vaccinale e la propensione cresce col salire dell’età. Per il 63% degli intervistati, in farmacia si dovrebbero somministrare tutti i vaccini disponibili, sia quelli previsti dall’età pediatrica sia quelli raccomandati per la popolazione anziana. Un ruolo conseguenza del loro impegno durante la pandemia. Le farmacie danno un reale contributo nel portare la sanità più vicina al cittadino e, al contempo, nel dare risposte di natura sociosanitaria a soggetti e comunità fragili, in primis a pazienti con patologia cronica e a quei cittadini che vivono nelle aree interne del Paese.
I punti di forza della farmacia di quartiere
I numeri parlano chiaro: oltre il 90% delle farmacie si presta al monitoraggio dei parametri; almeno il 75% si adopera per test ed esami diagnostici; tra il 60% e il 70% ha attivato il servizio Cup e la consegna a domicilio dei farmaci. A questi servizi si affianca la telemedicina e figure come l’infermiere, lo psicologo, il fisioterapista. Questa valorizzazione delle farmacie deve passare dal ruolo attivo che dovranno sempre più assumere nella prevenzione. I punti di forza che le rendono il primo riferimento del Servizio sanitario nazionale sono diversi, come la capillarità della rete sul territorio, che significa comodità e vicinanza alla popolazione; l’ambiente sanitario familiare, dove il cittadino riscontra affidabilità e disponibilità del personale e il rapporto fiduciario con il cittadino perché il farmacista sa ascoltare e consigliare.
Vaccini, copertura in diminuzione
Secondo le rilevazioni del ministero della salute, le coperture vaccinali contro l’influenza lo scorso anno sono scese al 18,9% rispetto alla stagione precedente che registrava il 20,2%. La copertura negli anziani è diminuita di 3,4 punti percentuali rispetto alla stagione precedente portandola al 53,3% rispetto al 56,7% della stagione 2022-23. Secondo i dati, le regioni dove si vaccina di più sono Liguria, Toscana, Umbria e Puglia, i fanalini di coda sono la provincia di Bolzano, la Sardegna e la Campania. Dati, questi, che mettono in evidenza quanto sia fondamentale dare centralità alle farmacie dei servizi, come è stato fatto durante la pandemia, per raggiungere gli obiettivi target.
Un over 65 su due non aderisce alla campagna vaccinale
Un altro dato fa riflettere: quasi un over 65 su due non aderisce alle campagne vaccinali stagionali, complici l’influenza delle fake news sulla percezione dei vaccini e la frequenza con la quale i cittadini, soprattutto nel periodo Covid-19, sono stati invitati a sottoporsi alla vaccinazione, causando così resistenza, esitazione e disinteresse. Ecco perché, soprattutto in questa stagione, è importante la corretta informazione e comunicazione per dissipare dubbi.
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