Vaccini nelle farmacie: nel Lazio – dalla fine del 2023 – partirà il progetto pilota per estendere somministrazione a tutta la popolazione adulta.
Il Lazio farà da apripista. Per vaccinarsi, basterà infatti scendere in farmacia. Parte da qui la nuova sperimentazione che prevede, tra i vaccini presto disponibili, quello antipneumococcico – rivolto alla popolazione anziana -, quello contro il Papillomavirus (HPV) e quello contro l’Herpes zoster”.
A spiegarlo, il presidente di Federfarma Lazio, Eugenio Leopardi nel corso del convegno “La vaccinazione in farmacia” promosso da Federfarma Lazio in collaborazione con We Inform e col patrocinio del Consiglio Regionale del Lazio.
Presidi di prossimità
“La pandemia, come ci dicono i dati – ha spiegato Francesco Vaia, direttore generale della Prevenzione del Ministero della Salute – è ormai alle spalle. Questo è sì confortante, ma c’è il problema della fascia fragile della società”. Proprio per questo, ha sottolineato l’assoluta necessità di non lasciar calare l’attenzione circa il numero delle vaccinazioni che – secondo il Direttore della Prevenzione – “è ancora insufficiente”.
Per tale ragione – ha detto aggiunto Vaia – “lo scorso 3 novembre, ho emanato una prima circolare per invitare le Regioni ad aumentare l’impegno sul piano della comunicazione e sul piano organizzativo utilizzando tutti i setting assistenziali, a partire dal presidio di prossimità che è la farmacia”.
Gli anziani al centro
Dello stesso avviso Roberto Ieraci, vaccinologo e ricercatore CNR che parla di necessità di implementazione dei setting perché “bisogna rendere la vaccinazione più facile possibile, soprattutto nell’età anziana anche perché nel calendario dell’età anziana, per le vaccinazioni c’è un affollamento: non solo il vaccino antinfluenzale ma anche il vaccino Covid, quello contro l’Herpes Zoster, lo Pneumococco e contro Virus Respiratorio Sinciziale”.
Migliaia le farmacie coinvolte
In campo, dunque, nel Lazio 1780 farmacie che sarebbero pronte a partire. Una scelta che, per altro, conferma la fiducia verso questi presidi di prossimità che, secondo il V Rapporto di Cittadinanzattiva e Federfarma, si mantiene stabile da parte del cittadino.
Dalla fine del 2023, perciò, nelle farmacie del Lazio la nuova sfida è campo vaccinale con l’ampliamento della possibilità di accesso ai vaccini per tutta la popolazione adulta. “Il vaccino – prosegue il Professor Vaia – deve essere visto come farmaco di prossimità, immediatamente fruibile dal cittadino”.
Più presidi e informazione
Per Elio Rosati, Segretario Generale Cittadinanzattiva Lazio: “La criticità maggiore, per quanto riguarda le vaccinazioni, è proprio quella della capillarità”. Ma non è tutto. Secondo infatti la loro esperienza che raccoglie le testimonianze dei diretti fruitori dei servizi collegati col sistema di salute pubblica, una carenza fondamentale sarebbe anche proprio nella comunicazione. I cittadini si sentono poco informati in materia.
“Onde evitare quanto accaduto col Covid – conclude Cittadinanzattiva -, occorre scongiurare le inutili discussioni che spesso sono state anche foriere di un allontanamento dalla prevenzione e dalla vaccinazione. Serve maggiore informazione”.
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