Percorrono lunghi tragitti a piedi, meravigliosi itinerari in treno e aprono le porte di casa ai turisti: ecco l’identikit dei viaggiatori senior
Alzi la mano chi ha desiderato, almeno una volta nella vita, tramutare la propria passione per i viaggi in una professione. Tony e Maureen l’hanno fatto e non hanno intenzione di smettere nemmeno oggi che hanno raggiunto i 70 anni. È dal 1972, in occasione del loro viaggio di nozze, che i Wheeler si occupano di documentare gli itinerari delle loro avventure. In quel viaggio partirono da Londra seguendo la “rotta hippy” a bordo della loro automobile: con solo qualche spicciolo in tasca attraversarono Turchia, Iran, Afghanistan, India e il Sud-Est asiatico per poi arrivare in Australia.
Nacque così Across Asia on the cheap (Attraverso l’Asia con pochi soldi), la prima guida amatoriale che gettò le basi per quella che sarebbe diventata in seguito la Lonely Planet. Considerata la guida turistica per eccellenza, infatti, la casa editrice australiana ha da poco compiuto 46 anni e continua ad appassionare i viaggiatori di tutto il mondo. In particolare, secondo un sondaggio svolto sui turisti over 50, sembra che siano proprio i senior ad aver riscoperto la passione per i viaggi all’insegna dell’avventura. Tra le prime venti scelte fatte da questa fascia di popolazione si trovano mete esotiche come la Thailandia, il Vietnam e il Perù, ma anche viaggi continentali come quello alla scoperta dell’Europa passando per le maggiori capitali.
Un’esperienza che si può vivere grazie all’Interrail, un viaggio da sempre associato ai giovani che, zaino in spalla, partono alla ricerca di avventura e di prezzi low cost. Eppure, negli ultimi dieci anni sembra che questa tipologia di viaggio sia tornata di moda soprattutto tra gli over 60 e le famiglie. Il biglietto ferroviario che permette di girare l’Europa, infatti, ha visto triplicare le vendite passando da 100mila nel 2005 a oltre 295mila nel 2018. Nella fascia senior, i biglietti venduti in Italia sono aumentati del 30% nell’ultimo anno per quanto riguarda l’opzione “One Country Pass” (valida per un solo Stato a scelta), mentre per la categoria “Global Pass”, che permette di esplorare tutti i Paesi europei aderenti all’iniziativa, si rileva un aumento del 15% tra gli adulti della Penisola. Le tratte preferite sono quelle che vanno da Londra a Parigi e da Berlino a Praga, ma sul sito di Interrail vengono proposti numerosi itinerari in base alle esigenze dei viaggiatori: si può scegliere tra i treni con vista panoramica, il tour dei Balcani, la scoperta del Mar Mediterraneo e, ancora, un viaggio lungo la famosa tratta dell’Orient Express da Londra ad Istanbul. Una tipologia di vacanza molto amata da chi desidera viaggiare con ritmi lenti e flessibili, conoscendo persone nuove ogni giorno.
In crescita anche quella parte di senior che decide di affrontare lunghi cammini per raggiungere mete di pellegrinaggio. Primo tra tutti il Cammino di Santiago che, negli ultimi dieci anni, è stato percorso da migliaia di pellegrini, raggiungendo gli oltre 327mila nel 2018. Un viaggio non solo religioso, ma anche culturale, che ogni anno coinvolge numerosi viaggiatori over 50 per una fetta pari al 31% dei viaggiatori totali. Sono principalmente gli spagnoli a percorrere le strade che portano a Santiago, seguiti dagli italiani, dai tedeschi e dagli americani. Un successo condiviso anche dalla Via Francigena, diventata un itinerario culturale europeo in grado di attirare persone da tutto il mondo. Un cammino “intergenerazionale” che coinvolge tutte le classi di età, dai 16 ai 75 anni, con un aumento costante di presenze over 70. In questo caso le fasce di età più rappresentate sono tra i 40 e i 60 anni (41%) e il motivo del viaggio è uno solo: il tempo. Un tempo per riflettere, per pensare, per scoprire se stessi immersi tra la storia e la cultura dell’Europa occidentale.
UNA RACCOLTA DI STORIE
«Viaggiare è cambiare e trasformarsi. L’altrove ci permette di scoprire quanto è ancora sconosciuto»
Viaggiare non vuol dire soltanto attraversare il cuore segreto dei continenti. Viaggiare è anche l’uscita dall’infanzia, l’inizio di un’amicizia, la rottura di un legame che credevamo non potesse finire mai. Perché è quando si va altrove che le cose importanti cominciano ad accadere, quando la vita ci mette alla prova e ci svela una parte di noi che prima non conoscevamo.
A raccontarlo è Federico Pace nel suo libro Controvento (Einaudi, 2017). Una raccolta di storie di chi, attraversando un ponte, mettendosi su una strada, salendo su un autobus o un treno, ha trovato in un giorno, in un istante, il modo di cambiare e trasformarsi.
E per una fuga di pochi giorni? Si può optare per un bel Senior Host, una delle nuove tendenze che vede numerosi ostelli gestiti da over 60. Nell’ultimo anno, infatti, sempre più persone tra i 60 e i 90 anni hanno scelto di dare in affitto qualche stanza o l’intera proprietà agli avventori intercettati tramite il sito Airbnb. A confermarlo sono proprio i dati diffusi dalla nota piattaforma di alloggi: sono più di 36.000 gli host italiani over 60, superati solo dai coetanei francesi (oltre 79.000) e seguiti da quelli britannici (22.500), spagnoli (19.000) e tedeschi (11.000). Inoltre, sembra che gli alloggi offerti dai senior richiamino più turisti: solo nell’ultimo anno gli host della Penisola hanno ospitato complessivamente 800mila viaggiatori, condividendo la loro casa (o una stanza) per 29 notti l’anno.
Ma i dati evidenziano anche la qualità dell’ospitalità senior visto che l’85% delle recensioni lasciate dagli ospiti raggiunge le “cinque stelle”. Ne è un esempio la signora Ivana, 89 anni, che a Torino ha messo in affitto un alloggio per i turisti in visita ai paesaggi piemontesi: dalla scorsa primavera sta raccogliendo numerose recensioni, tutte positive, e ha stabilito un record aggiudicandosi il titolo di “Host più anziana d’Italia”.
IN PELLEGRINAGGIO – A piedi, di santuario in santuario
La chiamano la “nonna pellegrina”, ma il suo nome è Emma Morosini e, all’età di 95 anni, ha percorso più di 34mila chilometri a piedi e in bici per raggiungere i santuari di tutto il mondo. La sua storia in materia di lunghi cammini inizia quasi 28 anni fa, con il suo primo pellegrinaggio verso Lourdes frutto di un voto religioso fatto prima di entrare d’urgenza in sala operatoria. In quell’occasione percorse più di 1.300 km in 11 giorni con un unico compagno di viaggio: il piccolo trolley con cui la signora Morosini trasporta un sacco a pelo, un cambio di biancheria, una vecchia macchina fotografica e qualche alimento. In questi anni ha raggiunto Russia, Spagna, Portogallo, Francia, Israele, ma anche Messico, Brasile e Cuba, tanto che in Sud America si è aggiudicata il soprannome di abuela peregrina (nonna pellegrina). Come Tom Hanks nel famoso film Forrest Gump, anche la novantacinquenne viene seguita per alcuni tratti da altri pellegrini che la accompagnano nel suo cammino. Un cammino che ha nuovamente intrapreso l’estate scorsa partendo da Castiglione delle Stiviere, il paese nel mantovano in cui vive, alla volta del santuario mariano di Jasna Gora, a Częstochowa, in Polonia. Un pellegrinaggio che desiderava fare da tempo e che ha portato a termine dopo circa cinquanta giorni, percorrendo complessivamente 1.086 chilometri.
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