Vacanze in treno sempre più apprezzate in Italia, grazie alla la possibilità di spostarsi più lentamente, godendo di panorami sempre nuovi attraverso una scelta ecosostenibile.
Secondo un recente studio dell’Università Bocconi di Milano, anche il ritorno per il territorio è particolarmente importante: per ogni euro speso nell’acquisto di beni e servizi con treni storico-turistici, ogni viaggiatore spende in media fino a 3,18 euro in beni e servizi offerti dai luoghi visitati e raggiunti con la ferrovia.
Treni Turistici Italiani
Ferrovie dello Stato ha presentato una nuova società che offre servizi turistici su rotaia, Fs Treni Turistici Italiani, che avrà due linee di intervento. Da una parte i treni di lusso come l’Orient Express La Dolce Vita che debutterà nel 2024 e il Venice Simplon Orient Express di Belmond che già opera su itinerari europei; dall’altra con i treni storici e gli Espresso, con l’introduzione di nuovi collegamenti su tratte a medio e lungo raggio fra le principali città italiane e località turistiche.
Il viaggio lento a bordo di carrozze vintage
Gli Espresso saranno composti da vetture anni Ottanta e Novanta completamente riqualificate che offriranno servizi con ambienti differenziati come carrozze ristorante con cucina a bordo, vetture letto, vetture meeting, spazi per il trasporto delle biciclette, degli sci e altri mezzi sostenibili. Al viaggio potranno essere abbinati percorsi pedonali, degustazioni e visite guidate nei territori dove questi treni faranno tappa.
I treni panoramici già operativi
Il servizio di Fs Treni Turistici Italiani sarà operativo dal prossimo dicembre, ma su tutto il territorio nazionale esistono già delle tratte panoramiche, e spesso poco note, per affrontare un viaggio all’insegna del relax e della bellezza.
Il Treno del foliage, tra ottobre e novembre, permette di ammirare i colori autunnali dei boschi lungo 52 km di percorso tra Domodossola e Locarno sulla ferrovia Vigenzina Centovalli.
Il 5 Terre Express, in funzione da marzo al 5 novembre, collega la stazione di Levanto con il capolinea di La Spezia, e ferma nelle stazioni di Monterosso, Vernazza, Corniglia, Manarola e Riomaggiore. Il biglietto costa cinque euro e i collegamenti giornalieri offerti sono ben 46.
In Alto Adige c’è il Trenino del Renon, che in 18 minuti collega le stazioni di Collabo e Soprabolzano, attraverso l’altopiano. Il biglietto costa tre euro, per un’esperienza “storica” su una ferrovia inaugurata nel 1917.
Il Trenino rosso del Bernina collega invece Tirano, in provincia di Sondrio, alla svizzera St. Moritz. Nel 2008 è diventato patrimonio Unesco ed è in grado di affrontare le Alpi senza l’uso della cremagliera, raggiungendo i 2.253 metri sul livello del mare.
In Abruzzo c’è la Ferrovia dei parchi, ribattezzata la Transiberiana d’Italia, che collega Sulmona a Castel di Sangro, con tappe a Palena, Alfedena e Scontrone e offre percorsi ed eventi speciali.
Il Treno della Natura permette di viaggiare per tutta la regione Toscana attraverso i 51 km che collegano le province di Siena e Grosseto, lungo una linea ferroviaria che dal 1996 è diventata ad uso esclusivo delle linee turistiche.
Infine, in Sicilia, la Ferrovia Circumetnea collega Catania a Riposto dal 1985, passando accanto alle antiche colate dell’Etna e raggiunge un’altitudine massima di quasi mille metri a Rocca Calanna.
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