I giovani americani sono preoccupati. Anzi, “sproporzionalmente” preoccupati. Sia rispetto alla propria salute che al proprio reddito. E lo sono più di qualsiasi altra generazione, soprattutto degli over 65. La causa è la pandemia Covid-19. Come dargli torto? Gli Usa infatti guidano la classifica della diffusione del virus con oltre 40 mila infezioni quotidiane, stando all’ultimo bollettino, per un totale di 5.573.847 contagi e 174.255 decessi.
Una preoccupazione “eccessiva”
A definire i giovani «sproporzionalmente preoccupati» è un sondaggio condotto dal 2 marzo all’8 luglio dalla Bain/Dynata. Nel gruppo che va dai 18 ai 44 anni, infatti, il 32% dichiara di essere seriamente preoccupato per la propria salute e per l’impatto della pandemia sulle proprie finanze. Una percentuale che sale addirittura al 37% tra coloro che guadagnano più di 100 mila dollari all’anno. Mentre risultano meno preoccupati coloro che hanno un reddito inferiore a 100 mila dollari all’anno e che vivono nelle aree urbane o suburbane (32%) e nelle aree rurali (27%).
Perché tanta preoccupazione? Sono giovani, dovrebbero essere più in salute. I dati sia sui contagi che sui decessi anche negli Usa dicono che il rischio aumenta con l’età, oltre che a causa di patologie pregresse. Insomma, come spiega il CDC (il Centro Federale per il controllo delle malattie) una persona di 50 anni ha più probabilità di ammalarsi di Covid-19 rispetto a un quarantenne. Allo stesso modo, le persone di 60 o 70 anni, in generale, corrono un rischio maggiore rispetto alle persone di 50 anni. E va da sè che chi ha un’età pari o superiore a 85 anni corre un rischio ancor più alto.
Le generazioni più anziane
Eppure, le fasce di età maggiormente esposte al rischio contagio, risultano anche meno preoccupate. Il 21% degli interpellati fra i 45 e i 64 anni si dice seriamente preoccupato per la salute e il reddito, una percentuale che scende addirittura al 14% tra gli over 65. Perché tanta “tranquillità”? Sarà forse, come hanno dimostrato altre indagini, che la popolazione più il là con gli anni, grazie alle esperienze passate, è più attrezzata ad affrontare le difficoltà. Persino quelle di una pandemia come questa.
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