Il dolore per la perdita della persona cara, a causa del Covid, ha sconvolto le loro vite. Ma l’amicizia, che è nata giorno dopo giorno virtualmente tra un gruppo di vedove, le ha aiutate a convivere con il dolore.
Si chiama “Unite dall’amore”, ed è una piccola community su Facebook, formata da una ventina di donne provenienti da tutta Italia. Si inviano messaggi, si confrontano, non hanno paura di mostrare la propria fragilità, cercano conforto l’una nelle parole dell’altra. Perché, quando non si è soli, il dolore fa meno paura.
Un’esperienza “Social” molto diffusa
Ma non si tratta di un’esperienza unica nel suo genere. Negli States, alla periferia di Chicago, una donna, medico di 46 anni, ha raccontato sulla sua pagina Social la tragica morte del proprio compagno a causa del Coronavirus. In tante si sono rispecchiate in quella storia, ed hanno iniziato a contattarla. Così è nata l’idea di dare vita ad un gruppo di sostegno di donne rimaste sole.
E analoga è stata anche la genesi della variante italiana di questa iniziativa. Queste donne erano iscritte ad un gruppo Facebook che si chiama “Noi denunceremo”, del quale fanno parte tutte le vittime della pandemia che vogliono portare avanti cause civili per avere giustizia. Ad oggi conta oltre 70mila iscritti. Una di loro scrive un post, raccontando la sua storia. Le altre le rispondono, ed iniziano a darle coraggio. Si avvicinano, si scrivono sempre con più frequenza, e poi la decisione di creare uno spazio tutto loro, un gruppo, appunto, dove confrontarsi nella massima libertà.
Il loro logo, un palloncino bianco
Non ci sono limiti di età e neppure limiti geografici. Di “Unite dall’amore” fanno parte mamme giovanissime, rimaste sole con figli piccoli con cui non riescono a comunicare. E sentire la vicinanza di queste amiche virtuali, per loro, è un gran sollievo. Ma ci sono anche donne over 50 e over 70, donne che hanno vissuto un rapporto più lungo con i propri compagni.
Ancora non sono riuscite ad incontrarsi dal vivo. Sperano di riuscire a farlo, un giorno, quando la pandemia sembrerà solo un ricordo lontano. Intanto organizzano simultaneamente degli eventi commemorativi. A Capodanno, ad esempio, hanno deciso di lanciare in aria venti palloncini con i nomi dei loro compagni. Sono volati sul cielo di Napoli, Venezia e Lodi. Un piccolo gesto che, sul web, ha fatto subito breccia nel cuore di tante persone, che hanno così scoperto l’entità di questo gruppo, chiedendo di farne parte. Adesso hanno anche un logo: è un palloncino bianco che vola.
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