Dal 2014 gli over 65 italiani hanno dovuto rinunciare all’agevolazione per l’entrata gratuita nei musei, ma alcune regioni propongono soluzioni alternative
Con l’arrivo dell’estate tornano le raccomandazioni per la salute dei senior: bere molto, non esporsi al sole troppo a lungo, non uscire nelle ore più calde della giornata. Ma con l’aumento delle temperature e la partenza dei famigliari per le vacanze, però, non è solo il solleone a preoccupare. Secondo un’indagine Istat, infatti, circa 4 milioni di over 65 durante il periodo estivo corrono il rischio di perdere gli abituali contatti con la rete famigliare. Per fornire situazioni di incontro e aiutare a combattere il caldo, da quattro anni, a Venezia è attivo il progetto “Estate a Palazzo”, che incentiva gli scambi sociali rispondendo alle esigenze culturali dei cittadini della laguna. Organizzato dall’associazione di promozione sociale “Red Carpet For All”, il programma propone numerosi incontri indirizzati ai senior, fino a settembre, per accompagnarli dentro i palazzi storici della città e nei musei civici. A raccontare l’esperienza è la psicologa Valentina Paulon, responsabile del progetto.
Cosa propone “Estate a Palazzo”?
Lo scopo del progetto è quello di creare una rete sociale: nel centro storico c’è grande attenzione alle proposte indirizzate ai senior perché si parla di più di metà della popolazione. “Estate a Palazzo”, in particolare, è rivolto agli over 75 per i quali organizziamo delle conversazioni sull’arte portandoli all’interno di musei, palazzi storici, caffè letterari.
Come si svolgono gli incontri?
Ad ogni appuntamento vengono scelte poche opere accomunate da un tema e presentate da esperti di storia dell’arte ed educatori museali. L’obiettivo è quello di instaurare un dialogo tra i partecipanti per condividere conoscenze, commentare le opere e scambiarsi aneddoti personali. Una delle particolarità delle nostre visite guidate è che si sta seduti davanti all’opera in modo da permettere la partecipazione anche di chi si affaticherebbe in una comune visita museale. Quasi tutte le sessioni sono organizzate tenendo conto che ci siano rampe per scendere e salire dal vaporetto, che ci siano ascensori e bagni attrezzati in modo che possa essere un progetto ad alta accessibilità.
Sono molti a partecipare?
Abbiamo molte richieste, soprattutto grazie al passaparola: chi ha partecipato, ha raccontato l’esperienza agli amici o ai conoscenti. Oltre alla visita guidata, alla fine di ogni incontro c’è sempre un piccolo buffet dove i partecipanti possono conversare tra loro e conoscersi meglio. In questi anni si è creato un bel gruppo, le persone continuano a frequentarsi anche durante l’inverno.
E per chi ha meno di 75 anni?
Organizziamo altri progetti culturali. Da quest’anno abbiamo ampliato la proposta collaborando con le biblioteche comunali di Venezia e di Mestre: durante gli incontri vengono proposte letture di libri e romanzi sulla storia dell’arte e con l’ausilio di esperti di storia dell’arte visioniamo opere e le commentiamo. Abbiamo organizzato anche un corso di “lettura ad alta voce” in cui i senior possono imparare a leggere con la giusta intonazione: alcuni la sfruttano per fare volontariato in strutture residenziali, altri semplicemente per leggere ai nipoti.
Secondo una ricerca dell’agenzia americana National Endowment for the Arts (Nea), le proposte culturali fanno bene alla salute, soprattutto dei senior. Chi partecipa a questi eventi gode di un benessere psicofisico maggiore: che sia la visione di un film, di uno spettacolo teatrale, una visita al museo o un’opera lirica, chi apprezza l’arte e ne usufruisce sembra essere più resistente al declino cognitivo e fisico. Proprio per cercare di avvicinare gli over 65 al patrimonio artistico-culturale, lo scorso anno anche a Torino è nato un progetto analogo. “Il Quartiere al Museo” coinvolge mille persone tra i 69 e i 73 anni e consegna loro una tessera con cui usufruire di visite gratuite all’interno dei poli museali. L’iniziativa è stata così ben accolta che si ripeterà anche nel 2019, estendendo il progetto alla Biblioteca “Archimede” di Settimo Torinese.
E all’estero?
IN IRLANDA
Ogni anno, prima dell’estate, il Festival di Bealtaine anima Dublino grazie all’impegno di Age & Opportunity, associazione per l’invecchiamento attivo. Spettacoli di danza e teatro, laboratori di scultura, pittura o scrittura creativa sono interamente dedicati alla creatività dei senior.
NEL REGNO UNITO
Secondo un report dell’università di Oxford e del British Museum, molti volontari museali hanno più di 65 anni e quando ricoprono un ruolo importante, con un’adeguata formazione, forniscono un servizio inestimabile ai siti turistici. Per molti di loro, inoltre, è la giusta motivazione ad uscire di casa e rimanere attivi. I senior volontari possiedono un grande bagaglio di conoscenze che, nel 2013, sono state indagate nel corso di un esperimento in un museo di Manchester. Con la creazione di piccoli gruppi di lavoro intergenerazionali, i volontari di tutte le fasce d’età hanno collaborato per sviluppare il tour museale che avrebbero offerto ai visitatori. Alla fine dell’esperimento, tutti i volontari hanno affermato di aver migliorato le proprie capacità lavorative e la propria autostima: i senior hanno capito come approcciarsi agli interessi delle nuove generazioni, mentre i più giovani hanno beneficiato della preparazione delle guide più anziane.
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