La scoperta di una galassia “morta” formatasi 700 milioni di anni dopo il Big Bang sfida le conoscenze sull’evoluzione dell’universo
Il telescopio spaziale James Webb ha recentemente fatto una scoperta sorprendente: una galassia quiescente, ovvero che ha cessato la formazione di nuove stelle, esistente già 700 milioni di anni dopo il Big Bang. Questa osservazione, condotta dall’Università di Ginevra, sfida le conoscenze attuali degli astronomi sull’evoluzione dell’universo e solleva interrogativi sulla formazione e l’evoluzione delle galassie.
Come si formano gli insiemi di stelle
Le galassie si formano attraverso l’accumulo di gas dal mezzo intergalattico circostante. Questo gas viene poi convertito in nuove stelle, che a loro volta arricchiscono il gas di elementi pesanti. Man mano che la massa di una galassia aumenta, la sua capacità di attrarre gas diventa più efficiente, innescando un processo di formazione stellare sempre più rapido e vigoroso. Tuttavia, questa fase di crescita non è eterna.
Cos’è una galassia quiescente
Ad un certo punto, infatti, le galassie subiscono un processo chiamato “quenching”, durante il quale la formazione stellare si arresta e, di conseguenza, la galassia cessa di crescere significativamente. Nell’universo locale circa la metà delle galassie osservate non sta più formando stelle, spegnendosi e cessando di crescere. Gli astronomi le chiamano galassie quiescenti, spente o, in modo più evocativo, “rosse e morte”. Appaiono infatti di questo colore perché non ospitano più stelle blu giovani e luminose, ma solo stelle più vecchie, piccole e tendenti al rosso, appunto.
Il mistero dello spegnimento galattico
La natura precisa dei meccanismi che portano allo spegnimento delle galassie rimane uno dei più grandi misteri dell’astrofisica moderna. Le galassie quiescenti sono particolarmente comuni tra le galassie più massicce, che spesso presentano una forma ellittica. Si pensava che queste galassie richiedessero tempi molto lunghi per formarsi, accumulando gradualmente grandi popolazioni stellari prima che la formazione di nuove stelle si interrompesse.
La scoperta di una galassia “morta” 700 milioni di anni dopo il Big Bang
La scoperta di una galassia quiescente a soli 700 milioni di anni dopo il Big Bang sfida questa teoria. Questa galassia, chiamata RUBIES-UDS-QG-z7, ha accumulato una massa stellare di oltre 10 miliardi di masse solari nei primi 600 milioni di anni dopo il Big Bang, per poi cessare rapidamente la formazione stellare. Questa scoperta suggerisce che i modelli teorici sulla formazione e l’evoluzione delle galassie potrebbero necessitare di una revisione. Inoltre, solleva interrogativi sulla natura della materia oscura, che costituisce la maggior parte della massa dell’universo.
Il futuro delle ricerche
Il telescopio spaziale James Webb continuerà a osservare l’universo primordiale, fornendo nuovi indizi sulla formazione e l’evoluzione delle galassie. Questa scoperta rappresenta un importante passo avanti nella nostra comprensione dell’universo e ci ricorda che ci sono ancora molti misteri da svelare. La scoperta di una galassia quiescente a soli 700 milioni di anni dopo il Big Bang è una scoperta rivoluzionaria che sfida le nostre conoscenze sull’evoluzione dell’universo. Questa scoperta solleva interrogativi sulla formazione e l’evoluzione delle galassie e ci ricorda che ci sono ancora molti misteri da svelare sull’universo.
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