E’ quanto dimostrato da uno studio su alcuni topi, condotto dall’Università australiana di Melbourne e pubblicato sulla rivista Immunity.
Come noto l’infiammazione è una risposta del sistema immunitario ad aggressioni esterne e, se prolungata e cronica, può divenire dannosa per l’intero organismo. Già precedenti studi avevano dimostrato la capacità delle fibre di attivare i linfociti T (cellule dal ruolo fondamentale per le difese dell’organismo) e smorzare l’eccessiva risposta immunitaria a carico dell’apparato respiratorio, riducendo così lo sviluppo di malattie infiammatorie croniche come l’asma e le allergie.
La questione che preoccupava i ricercatori era la possibilità che spegnendo l’infiammazione le fibre indebolissero troppo la risposta immunitaria, lasciando il campo libero ad eventuali infezioni.
La sperimentazione sui topi ha messo in luce che una dieta integrata con l’inulina, una fibra molto fermentabile da parte dei batteri intestinali, ha nel contempo spento selettivamente la risposta immunitaria aspecifica e potenziato quella incaricata di eliminare uno specifico patogeno, in questo caso il virus dell’influenza A.
L’esito di questa ricerca conferma che la moderna dieta occidentale, composta da alimenti ricchi di zuccheri e grassi e povera di fibre, potrebbe aumentare la suscettibilità alle malattie infiammatorie diminuendo la protezione contro le infezioni.
SINTESI DI: Una dieta ricca di fibre protegge dalle infezioni virali, Debora Rasio, www.pleinair.it, 07-05-2020
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