Deve essere fruibile, sicura, accessibile, sostenibile. E promuovere relazioni sociali e solidali all’interno della comunità
Attualmente il 50% della popolazione mondiale e il 75% di quella europea vive nelle città (dati Eurostat); secondo le proiezioni delle Nazioni Unite, entro il 2050 circa due terzi della popolazione mondiale sarà urbanizzata, mentre in Europa la percentuale salirà all’80%. Da sottolineare, poi, che entro il 2050 il numero di anziani salirà a circa due miliardi, ovvero il 22% della popolazione globale. È evidente, quindi, che nel prossimo futuro le sfide più importanti si giocheranno nelle città. È qui che amministrazioni e comunità dovranno lavorare in sinergia e gestire le dinamiche socio-economiche, urbanistiche e ambientali che la convivenza di più generazioni imporrà.
Le città del futuro, per essere in grado di offrire un’alta qualità della vita ai propri cittadini, dovranno ripensare non solo i servizi, ma i luoghi e gli spazi comuni e costruire nuovi linguaggi per coinvolgere tutti.
Ma i Paesi stanno attivando le necessarie politiche per rispondere ai bisogni della popolazione? E quale impatto sta avendo oggi la pandemia sui contesti urbani e la sostenibilità ambientale? Tante domande a cui 50&Più ha provato a dare risposte, anche attraverso l’opinione degli esperti.
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