E’ un’iniziativa, che dovrebbe essere pronta per l’estate, voluta della Regione Lazio, Consiglio nazionale delle ricerche e Unidata, in collaborazione con Confcooperative.
Prevede appunto di aiutare, tramite monitoraggio ambientale e delle attività, le persone con fragilità. Grazie all’elaborazione di una serie di parametri, sensori ambientali o supporti indossabili dalla persona, rilevano i dati e identificano eventuali anomalie. In questo caso parte l’allarme che segnala il problema al caregiver o alla centrale.
Questa immediatezza è anche utile a prevenire cadute e ricoveri, perché si interviene prima che la situazione possa degenerare. L’obiettivo è di riuscire a proteggere e seguire l’anziano fragile anche nella sua casa, ed eventualmente controllare anche l’operato di badanti.
SINTESI DI: Anziani fragili (e lontani) più al sicuro da cadute e malori, Ruggero Corcella, Corriere salute, 04-02-2021
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