Chi non è mai stato affascinato dal “misterioso” Egitto? Chi non conosce le immagini della tomba di Tutankhamon (e la leggenda della sua “maledizione”)? O non ha sognato di scendere i gradini delle Piramidi?
Per immergerci nei suoi più reconditi segreti non dobbiamo andare troppo lontano. Torino ospita uno dei musei più importanti al mondo tra quelli dedicati alla millenaria civiltà del Nilo. Talmente rilevante da risultare nel 2019 il sesto museo italiano più visitato, secondo i dati del Ministero per i Beni e le Attività culturali e per il Turismo.
Il Museo Egizio di Torino è uno dei tesori più preziosi dell’archeologia in Italia, da visitare non appena sarà possibile farlo. Nel corso degli anni la sua fama è cresciuta a tal punto all’estero che il Times lo ha incluso tra i 50 migliori musei al mondo.
Il Museo Egizio di Torino arriva nelle nostre case
Ma in questo momento in cui viaggi e visite ci sono preclusi, è il Museo Egizio ad arrivare nelle nostre case. Possiamo girare virtualmente per le sue sale, alla scoperta delle tecniche dell’archeologia, dell’origine della collezione e di alcuni tra i reperti più significativi.
È possibile farlo grazie alle Passeggiate del Direttore, una serie di video gratuiti, disponibili su YouTube, che consentono di fare un viaggio di migliaia di anni nella storia. Si tratta di una visita virtuale in compagnia del quarantaduenne direttore del Museo, Christian Greco. Grazie ad essa passeremo dalla scoperta dei rituali delle sepolture più antiche alla comprensione dell’amore per la vita degli antichi Egizi.
Ma non è tutto, perché grazie alla riproduzione dell’esposizione attraverso la tecnica del 3D, potremo anche navigare all’interno del sito del Museo. Così, nella mostra Archeologia invisibile, è possibile assistere ad uno “sbendaggio” virtuale di una mummia e scoprire i segreti della pittura e della scrittura. Potremo anche osservare gioielli tridimensionali, come se li tenessimo tra le mani.
La tecnologia, un aiuto per rivivere l’Antico Egitto
Se poi ci interessasse capire come la tecnologia attuale ha reso possibile tutto questo, potremmo approfondire l’argomento sempre sul canale YouTube. Sempre qui, infatti, troviamo i video dei ricercatori che raccontano come la chimica, la fisica e la radiologia lavorino a fianco dell’egittologia per fornire le informazioni sui reperti, su chi li hai creati e perché, sul loro ritrovamento e sulla loro conservazione.
Ma rimarremo sicuramente affascinati anche dai racconti dei curatori che ci sveleranno, in video-pillole, alcune Istantanee dalla collezione, descrivendoci gli oggetti più interessanti delle sale. E se proprio non dovesse bastare, per i più appassionati il Museo mette a disposizione, sempre su YouTube, una serie di conferenze scientifiche trasmesse in streaming.
Il Museo a casa per gli archeologi in erba
I più giovani seguaci di Indiana Jones sarò stupiti da La Stelevisione, una serie di video a loro dedicati in cui, nella veste di giornalisti, rivolgono le domande più curiose agli egittologi del Museo.
In questo modo impareranno come si costruiva una piramide, si creava un amuleto a forma di scarabeo o si viveva ai tempi dell’Antico Egitto. E forse resteranno un po’ delusi dallo scoprire che non esiste alcuna “maledizione del Faraone”, nonostante il cinema abbia ormai da tempo trasformato l’Antico Egitto in un luogo dove si incrociano formule magiche, scorpioni e mummie in agguato.
(Foto: Claudio Divizia/Shutterstock.com)
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