In Italia ne soffrono oltre un milione di persone, ma nonostante questo le patologie a carico delle valvole cardiache sembrano essere misconosciute.
Appena il 5% degli italiani sa di cosa si tratti, anche se persino nel resto d’Europa solo il 7% della popolazione sembra essere sufficientemente informato sull’argomento. Inoltre – incredibile ma vero – solo il 3% degli europei e degli italiani sa che il cuore presenta quattro valvole.
In genere, oltre ad interessare un numero così elevato di persone in Italia, queste patologie fanno la prima comparsa dopo i 65 anni e riguardano circa il 10% di tale fascia d’età. Visto il progressivo invecchiamento del nostro Paese – l’Istat calcola oggi in 1 su 4 gli over 65 e stima che nei prossimi 25 anni saranno oltre il 30% della popolazione nazionale – sono destinate a diffondersi sempre più.
Il cuore dispone di 4 valvole, 2 delle quali si trovano tra gli atri (le camere superiori del cuore) e i ventricoli (le camere inferiori del cuore): sono la valvola mitrale (tra atrio e ventricolo sinistro) e la valvola tricuspide (tra atrio e ventricolo destro). Le altre 2, invece, regolano l’afflusso del sangue: quella aortica tra ventricolo sinistro ed aorta e quella polmonare tra ventricolo destro e arteria polmonare. Le valvole permettono al sangue di passare dagli atri ai ventricoli e dai ventricoli al circolo polmonare o a quello sistemico; allo stesso tempo si chiudono per impedire al sangue di refluire indietro.
A seguito di qualche patologia, si possono restringere e il sangue può passare con maggiore difficoltà: in tal caso si parla di stenosi mitrale o aortica. Quando non chiudono più bene, invece, il sangue refluisce all’indietro e, a seconda dei casi, si tratta di insufficienza mitralica o aortica. Le cause possono essere le più svariate (usura, danneggiamenti o malattie concomitanti), ma i sintomi si possono riconoscere facilmente: mancanza di respiro, dolore al petto, debolezza, astenia, svenimenti.
Oggi si stima che, nei Paesi Occidentali, tra il 2 e il 7% della popolazione over 65 soffra di stenosi aortica, una delle forme più comuni, e che al 2% degli over 75, in Italia, sia stata indicata la sostituzione della valvola aortica.
Se non affrontate in tempo e curate, queste patologie possono non solo peggiorare la qualità di vita, ma causare scompensi al cuore e condurre al decesso in pochi anni. Per curarle si va dal semplice trattamento con i farmaci all’intervento di cardiochirurgia a cuore aperto, sino ai più moderni approcci poco invasivi, come le procedure transcatetere che, nelle forme più gravi, permettono di sostituire o riparare la valvola difettosa.
Dal 16 al 20 settembre si celebrerà nei Paesi dell’Ue la seconda European Heart Valve Disease Awareness Week, ovvero la Settimana Europea sulle Malattie delle Valvole Cardiache per sensibilizzare la popolazione su un tema che rischia di non essere conosciuto in modo adeguato. Lo scopo è migliorare la diagnosi, il trattamento e la gestione delle malattie delle valvole cardiache in Europa.
Per saperne di più
https://globalhearthub.org/hvd-awareness-week/
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