La chiamano la “nonna pellegrina”, ma il suo nome è Emma Morosini e all’età di 95 anni ha percorso più di 34.000 chilometri a piedi e in bici per raggiungere i santuari di tutto il mondo
Sono passati quasi 28 anni dal suo primo pellegrinaggio verso Lourdes, frutto di un voto fatto alla Madonna prima di entrare d’urgenza in sala operatoria. Undici giorni e più di 1.300 km con un unico compagno di viaggio: il piccolo trolley con cui la signora Morosini trasporta un sacco a pelo, un cambio di biancheria, una vecchia macchina fotografica e qualche alimento. In questi anni ha raggiunto Russia, Spagna, Portogallo, Francia, Israele, ma anche Messico, Brasile e Cuba, tanto che in Sud America si è aggiudicata il soprannome di abuela peregrina (nonna pellegrina).
Come Tom Hanks nel famoso film Forrest Gump, anche la novantacinquenne viene seguita per alcuni tratti da altri pellegrini che la accompagnano nel suo cammino. Un cammino che ha nuovamente intrapreso in questi giorni partendo da Castiglione delle Stiviere, il paese nel mantovano in cui vive. Questa volta ha deciso di raggiungere il santuario di Częstochowa in Polonia, percorrendo 1.086 chilometri e attraversando l’Austria e la Repubblica Ceca. Qualche giorno fa a La Stampa ha rilasciato un’intervista in cui raccontava i primi passi di questa nuova avventura: «Sono partita venti giorni fa e non ho idea di quando possa arrivare, non ho fretta. Faccio una ventina di chilometri al giorno, soprattutto di mattina; però devo dire che ho accettato un paio di passaggi. Non li ho chiesti, ma delle persone si sono fermate e io non ho detto no. In questo momento mi sono fermata vicino a Pordenone». Duecentocinquanta i chilometri percorsi finora, ne restano meno di 800. «Finché le gambe mi porteranno continuerò a viaggiare» è lo spirito con cui Emma affronta i suoi pellegrinaggi.
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