Alla fine il Natale è arrivato.
Abbiamo cominciato a pensare, già molte settimane fa, a come sarebbe stato: cosa avremmo potuto fare, dove avremmo potuto essere, con chi avremmo potuto passarlo, a quali aspetti della nostra personale tradizione avremmo dovuto rinunciare.
A tratti ci è sembrato di essere superficiali, mentre ci chiedevamo se avremmo potuto celebrare questa ricorrenza come ogni altro anno. Ci sono sembrate superficiali le persone accanto a noi, quando si ponevano le stesse questioni. E sono stati additati come insensibili ed egoisti coloro che invocavano il diritto agli affetti, persone apparentemente incapaci di comprendere l’emergenza che il Paese sta vivendo. Eppure sappiamo che dietro alla preoccupazione per questa rinuncia, c’è molto di più.
C’è la paura che ci venga tolto, un passo dopo l’altro, un pezzettino per volta, tutto il nostro modo di vivere, tutte le certezze che abbiamo costruito nel tempo e a cui siamo ancorati. I mesi del #noicelafaremo, dell’#andràtuttobene sono passati. Ne abbiamo un ricordo nitido, ma appartengono a una fase che si è chiusa con l’inizio dell’estate.
Eppure sì, noi ce la faremo, ce la faremo davvero.
Fra pochi giorni inizierà la campagna di vaccinazione e se anche dovremo affrontare le recrudescenze di questa pandemia, sappiamo che, in ultimo, la Scienza ci consentirà di tornare a vivere pienamente.
Noi ce la faremo. Ma decine di migliaia di nostri connazionali, centinaia di migliaia di cittadini del mondo non ce l’hanno fatta. E sappiamo che queste festività non potranno essere vissute all’insegna della gioia e della spensieratezza perché la loro assenza, la loro perdita, è ancora troppo vicina e dolorosa.
E sappiamo anche che in questo Natale dobbiamo essere presenti in maniera diversa: presenti nell’assenza, presenti nella distanza, capaci di sentirci comunque vicini e coesi nell’affrontare i mesi che verranno. Ed è questo il regalo che oggi ci scambiamo, gli uni con gli altri.
Da questa esperienza ne usciremo diversi, forse. Il ricordo di quello che abbiamo vissuto e di ciò che abbiamo perduto ci accompagnerà a lungo, ma siamo sicuri che tutto ciò ci aiuterà a mettere al centro delle nostre vite, del nostro operare, del nostro pensare, ciò che davvero è importante.
Buon Natale a tutti!
© Riproduzione riservata