Giusppe De Nittis ha amato la Francia, in maniera disinteressata ed incondizionata, più di un qualsiasi francese. Era infinitamente grato, a quella terra, per l’opportunità che gli aveva offerto. Proprio a Parigi entrò a far parte della corrente impressionista, divenendone uno dei maggiori esponenti. Della sua eccezionale figura ha trattato Stefania Ponti nel suo ultimo Webinar.
“Non contano i risultati, contano gli ideali, conta la passione! Nella mia pittura, sono riuscito a trasmettere la mia ardente attrazione per la natura, che con profondo amore ho sempre trasferito sulle tele. Conosco intimamente l’atmosfera, l’ho dipinta infinite volte. Conosco tutti i colori, le sfumature e i segreti dell’aria e del cielo. Amo tutto ciò che ho dipinto, amo la vita! Se mi doveste domandare dove trovare la felicità, risponderei, facendo il pittore, facendolo come l’ho fatto io, con infinita passione e amore!”.
Un carattere impetuoso
Raccontare De Nittis, la sua vicenda umana e artistica, è un privilegio! Esplorare il mondo di questo grande uomo e pittore italiano, svelarne i sentimenti, le emozioni, i desideri e i sogni, restituisce speranza e fiducia. La sua arte è un inno alla vita!
Giuseppe De Nittis, nasce il 25 febbraio del 1846 a Barletta, da una famiglia di ricchi proprietari terrieri. La sua infanzia è segnata dalla morte prematura dei suoi genitori, saranno i nonni ad occuparsi della sua educazione e crescita. A soli 14 anni, si trasferisce a Napoli con i fratelli, benché sia ostacolato dalla famiglia ad intraprendere la carriera artistica, si iscrive all’Istituto di Belle Arti.
Sarà una difficile e tormentata frequentazione, per il suo carattere impetuoso e indisciplinato, verrà espulso dopo due anni. Dell’Accademia non sopportava e non accettava i metodi di insegnamento, le scelte estetiche e soprattutto lo stile artistico, che riteneva antiquato e superato. Un’esclusione, in un certo senso, vantaggiosa, poiché la sua educazione artistica non verrà condizionata da canoni tradizionali e accademici. La sua formazione indipendente lo renderà libero da costrizioni, a favore di uno stile pittorico che maturerà con accenti molto personali, carichi di intensa poesia.
Parigi si era impossessata della sua anima
Si trasferisce a Parigi, entra a far parte della corrente impressionista e ne diviene uno dei maggiori esponenti. Sedotto e conquistato dalla bellezza e dal fascino della capitale francese, in uno stato di perenne meraviglia e con ingenuo stupore, fissa sulle tele, quel mondo eccezionale, così distante e diverso da Barletta.
Parigi, quella città, dal freddo glaciale, al quale non era abituato, col suo cielo dai colori tenui e grigi, così differente da quelli accesi e intensi del suo amato sud, si era impossessata della sua anima. Ha amato la Francia, in maniera disinteressata ed incondizionata, più di un qualsiasi francese. Era infinitamente grato, a quella terra, per l’opportunità che gli aveva offerto. Pur amandola e riconoscendo che doveva molto alla Francia, non dimentica la sua terra, la sua amata Puglia con i suoi colori e le infinite sfumature dell’azzurro, di quel mare che si confonde con il cielo.
Testimone della vita moderna
De Nittis diviene uno straordinario e attento testimone della vita moderna, ne coglie ogni istante e ne ritrae ogni sfumatura, interpretando in modo appassionato la grande trasformazione di una città e di una borghesia all’apice del suo splendore.
Nella veduta urbana, introduce una nuova visione dello spazio, un taglio fotografico notevolmente preciso e attento, la esegue come fosse un’istantanea, riuscendo a trattenere l’attimo fuggente.
“Il pittore delle parigine”
La protagonista assoluta, della sua produzione artistica, è la figura femminile. Immortala le eleganti e affascinanti parigine attraverso i molteplici eventi mondani. Le ritrae disinvolte, nei loro abiti fruscianti e cappellini guarniti di nastri e fiori variopinti, nei parchi, nei salotti, nelle stanze delle ricche dimore borghesi, nei bistrot, alle corse dei cavalli, alle feste e ai concerti, cogliendole in atteggiamenti spontanei e naturali. Viene definito “il pittore delle parigine”.
Leontine Lucille Gruvelle, il grande amore della sua vita
È nella magica Ville Lumière che conosce il grande amore della sua vita, Leontine Lucille Gruvelle, una giovane francese, che sposa otto mesi dopo il suo arrivo a Parigi.
Un incontro speciale, che cambierà profondamente la vita dell’artista, il loro immenso amore li unirà nella buona e nella cattiva sorte. Nessuna donna sarà oggetto di attenzioni come la moglie Titine, non è solo una compagna di vita ma anche la modella preferita dall’artista. La ritrae magistralmente, in molte delle sue opere, abbigliata alla moda con vestiti e accessori eleganti, utilizzando complicate tecniche e raffinate combinazioni cromatiche.
Il pastello ad olio e il japonisme
Produce capolavori indimenticabili, su tele di grandi dimensioni, introducendo nella sua pittura i pastelli ad olio, una tecnica che sperimenta raggiungendo esiti sorprendenti. Un genere pittorico di massima diffusione nel secolo precedente, che si rivela perfetto per fissare la realtà fuggevole del momento, attraverso il quale ottiene sublimi e luminose atmosfere. Il pastello aveva una grande qualità, era corposo e allo stesso tempo evanescente, e richiamava il japonisme.
Provava una grande ammirazione per l’estetica orientale, ne subiva il fascino, la studiava con attenzione, era attratto dalle sperimentazioni tecniche che giungevano dalla pittura giapponese e ne era fortemente ispirato.
Una carriera brillante interrotta da una morte precoce, a soli 38 anni Giuseppe De Nittis si spegne nella sua villetta di Saint Germain-en-Laye, un semplice uomo del sud dal grande temperamento, uno straordinario pittore che per la sua eccelsa arte, era stato capace di conquistare Parigi e Londra, affermandosi come uno dei pittori italiani più famosi all’estero.
(Immagine apertura: Giuseppe De Nittis, Public domain, via Wikimedia Commons)
È possibile rivedere la registrazione del Webinar Un impressionista italiano a Parigi: Giuseppe De Nittis. Amicizia, amore e passione collegandosi al seguente link.
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