Il 2024 sta volgendo rapidamente al termine e come sempre è tempo di bilanci e di qualche riflessione. Il tempo giusto per farle, care amiche e cari amici, è quello subito dopo il Santo Natale quando la frenesia degli impegni si placa quasi improvvisamente. È un tempo veloce perché altri appuntamenti e il Capodanno si avvicinano. Ma è un tempo utile per pensare al percorso che abbiamo fatto e a quello che ci aspetta.
L’anno che ci lasciamo alle spalle è segnato da quella che Papa Francesco chiama con estrema preoccupazione la Terza guerra mondiale a pezzi. Ha perfettamente ragione ed è l’unico a denunciare questa deriva che porta alla catastrofe.
Oggi, nel mondo, secondo il Global peace index, pubblicato dall’Institute for Economics & Peace, sono attivi 56 conflitti. È il numero più alto mai registrato dal 1945. Ed è la prima volta nella storia che si prende in considerazione l’ipotesi di utilizzare realmente le armi nucleari tattiche a livello globale. Chi paga il prezzo più alto, come sempre, sono gli innocenti. Bambini, donne e anziani coinvolti nelle guerre e che spesso non sono “solo” danni collaterali ma obiettivi scelti intenzionalmente per generare terrore.
Difficile dire cosa possiamo fare noi di fronte a tali disastri. Certamente possiamo e dobbiamo evitare l’assuefazione, l’abitudine all’orrore che poi porta all’indifferenza. E questo significa non rassegnarsi, continuare ad informarsi, e per quanto possibile cercare di far sentire la nostra voce a ogni livello.
È quello che dobbiamo fare anche sul fronte del cambiamento climatico che sta lasciando tracce indelebili con eventi estremi che hanno colpito l’Italia e il mondo. Siccità, alluvioni, incendi hanno messo in ginocchio tante regioni e comunità intere. Le violente precipitazioni di queste ultime settimane sono un segnale chiaro: è necessario intervenire per scongiurare nuove calamità.
Gli eventi climatici straordinari ci mettono di fronte alle conseguenze devastanti di un’azione umana spesso indifferente e irresponsabile. Tuttavia, è proprio in questi momenti che dobbiamo ritrovare la forza e la determinazione per reagire e fare la nostra parte. Non dobbiamo mai perdere la speranza.
Il 2024 è stato anche un anno di svolte che potrebbero lasciare il segno di un vero cambio di rotta. Come Paese abbiamo assunto davanti al mondo intero impegni rilevanti. Lo abbiamo fatto nel campo della salute, della cultura. Abbiamo ospitato i Grandi della Terra e abbiamo iniziato a tracciare un percorso sfidante che dovrà essere continuamente monitorato.
In un panorama generale non possiamo non tenere conto che l’Italia è la prima in Europa per numero di anziani. Non possiamo non tenerne conto perché noi – che da cinquant’anni tuteliamo i diritti dei senior – abbiamo il dovere di stare al fianco delle fragilità e proporre soluzioni. Negli ultimi mesi abbiamo partecipato a tavoli importanti, in alcuni casi li abbiamo ospitati, conservando sempre un ruolo di primaria importanza nel panorama dei diritti. Proprio sulla scia di tutto quello che abbiamo fatto sino qui e dei traguardi che abbiamo raggiunto, dobbiamo guardare al 2025 con fiducia. Dobbiamo pensare al futuro con ottimismo, continuando a tutelare in maniera sempre più forte i diritti delle persone anziane, con fragilità. A proteggere, in particolare, i diritti dei caregiver. Questi ultimi, a loro volta, spesso con molti anni sulle spalle.
Il mio augurio, la mia speranza è che i senior – che rappresentano una risorsa inestimabile per la nostra comunità – vengano finalmente tutelati e valorizzati come meritano. E la speranza vera, quella attiva e operosa, è legata strettamente al “nuovo”. E allora questo nuovo anno deve essere una nuova opportunità per ripartire e costruire un nuovo futuro per noi stessi e le nuove generazioni. È la grande sfida che ci aspetta. Per vincerla, occorre vivere e non lasciarsi vivere. Occorre impegnarci e non rassegnarci. Occorre partecipare e non rinunciare. Diventiamo, insomma, costruttori di speranza attiva e operosa che genera il bene.
È questo, care amiche e cari amici, il mio augurio di cuore di Buon Natale e felice 2025 per voi e i vostri cari.
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