Mai più anziani soli in casa e senza assistenza. Almeno ad Oliveto Citra, in provincia di Salerno, grazie al progetto pilota “Case Intelligenti”. Un risultato possibile grazie all’installazione di sensori ambientali collegati ad una piattaforma tecnologica che aiuta a contrastare il rischio di isolamento, emerso in particolare durante l’imperversare del Covid.
Il progetto è nato dalla sinergia tra Fondazione San Francesco d’Assisi Onlus e la startup romana GRAMPiT. Prevede la fornitura e installazione gratuita dei dispositivi di assistenza con il contributo solidale di Takeda, multinazionale farmaceutica, e Hiltron, specializzata nel progettare e realizzare sistemi elettronici di sicurezza.
Assistiamo i nostri anziani a casa
«Gli anziani sono, in ogni cultura, i saggi del villaggio, vere e proprie biblioteche viventi delle nostre comunità. Una società moderna e avanzata può dirsi tale solo se si prende cura di loro»: a dirlo è il sindaco di Oliveto Citra, Mino Pignata, che è poi anche presidente della Fondazione.
Per il primo cittadino “sradicare” un anziano dalla propria abitazione equivale a sottrargli una parte di se stesso. Riuscire ad assisterlo, invece, permettendogli di continuare a vivere nei suoi luoghi, significa restituirgli il suo mondo. Un risultato che si può ottenere con la tecnologia, “contaminata” dall’assistenza domiciliare offline.
GRAMPiT, il sistema che assiste e monitora quando non c’è nessuno
Ma come fondere armoniosamente questi due tipi di assistenza, quella online e quella offline? Grazie alla tecnologia di GRAMPiT. È il primo sistema automatizzato – brevettato, sviluppato e prodotto in Italia – che assiste e monitora anche quando non c’è nessuno. Grazie al suo monitoraggio h24 consente di intervenire subito quando necessario.
GRAMPiT è in grado di imparare le abitudini dell’assistito e abituarsi alle attività in casa. Può così interagire e riconoscere situazioni pericolose, intervenendo automaticamente quando necessario. Grazie ai suoi assistenti vocali può fornire informazioni importanti al momento giusto, come l’ora dei pasti o delle medicine. La famiglia, in caso si individuino problemi o anomalie, viene subito allertata e tutte le informazioni non sensibili raccolte sono a disposizione dei familiari autorizzati. Le possono verificare mediante un’App sullo smartphone. L’assistito, dal canto suo, non deve compiere particolari azioni né indossare alcun sensore perché funzioni correttamente.
Una tecnologia che migliora l’assistenza domiciliare
Il 77% degli accessi degli anziani al pronto soccorso riguarda persone che vivono sole in casa. Purtroppo gli impegni quotidiani possono allontanare i familiari da casa per molte ore al giorno, non è possibile essere sempre presenti. Ma tecnologie come GRAMPiT possono aiutare le famiglie e migliorare l’assistenza domiciliare.
Se quest’ultimo progetto darà risposte soddisfacenti, il prossimo passaggio sarà quello di integrare questo sistema di assistenti vocali con altri servizi di assistenza a domicilio. Dopo l’emergenza sanitaria causata dal Coronavirus l’organizzazione del nostro sistema di assistenza va ripensata. Va alleggerita la pressione sugli ospedali e sui pronto soccorso e rafforzata la medicina territoriale. Ed è qui che entra in gioco la tecnologia, dandoci una mano a portare l’assistenza e i servizi direttamente a casa dei pazienti.
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