Un’iniziativa finanziata dall’Unione Europea sta trasformando la vita di ragazze e donne in Uganda Orientale, coinvolgendo attivamente gli uomini nella lotta alla violenza di genere e nella promozione della parità.
In Uganda Orientale si sta realizzando un ambizioso progetto per contrastare la violenza di genere e promuovere l’indipendenza economica e sociale delle ragazze.
L’iniziativa, chiamata “Action to Scale Up Reduction of Teenage Pregnancies Among Vulnerable Girls“, è finanziata dall’Unione Europea e gestita da Amref Uganda in collaborazione con Uwonet, un network di donne ugandesi. Grazie a questo programma, oltre 500 ragazze adolescenti hanno ricevuto una formazione professionale, mentre 3.000 giovani hanno avuto accesso a servizi sanitari e di pianificazione familiare.
Sensibilizzare gli uomini
Uno degli aspetti innovativi del progetto è il coinvolgimento di 200 uomini, formati per diventare “Model Men”. Questi uomini hanno il compito di essere esempi positivi all’interno della comunità, promuovendo relazioni rispettose con le donne e sensibilizzando i ragazzi su comportamenti responsabili. Il loro ruolo è anche quello di supportare le donne vittime di violenza, aiutandole a entrare in contatto con i servizi di assistenza e sanitari disponibili.
Risultati significativi
I risultati ottenuti finora sono significativi: si è registrata una riduzione del 30% del tasso di gravidanze adolescenziali in una regione dove il 25% delle ragazze diventa madre prima dei 18 anni. Questo cambiamento è stato reso possibile attraverso la formazione degli operatori sanitari, il sostegno alle associazioni di genitori e insegnanti e la creazione di spazi sicuri per le sopravvissute alla violenza.
Storie comuni di cambiamento
Esther, in una nota rilasciata sul resoconto del progetto, ha raccontato di quando ha iniziato questo percorso e di come non avrebbe mai immaginato di poter cambiare la vita di suo figlio. Ha poi aggiunto che ora è un esempio per altre ragazze e vuole che sappiano che ce la possono fare anche loro. Oggi gestisce una sartoria, che le permette di mantenere se stessa e suo figlio, e offre formazione ad altre ragazze della comunità, trasmettendo loro competenze utili per raggiungere l’indipendenza economica
Anche Suleiman Tenywa, un giovane di Namutumba, ha trovato nel progetto un’opportunità per riscattarsi. Dopo aver perso i genitori e abbandonato la scuola, aveva intrapreso un percorso autodistruttivo. Oggi, grazie alla formazione ricevuta, è determinato a diventare un modello positivo per la comunità e a promuovere comportamenti responsabili tra i suoi coetanei.
Il commento
Michael Bageya, presidente dei Model Men della sub-contea, sempre su una nota del resoconto, ha sottolineato l’importanza di questa iniziativa: “Abbiamo insegnato alla comunità l’importanza di prevenire i matrimoni precoci e le gravidanze adolescenziali, problemi molto diffusi nel nostro territorio. Organizziamo incontri nelle chiese, nelle moschee e nelle scuole per sensibilizzare i genitori e la comunità sull’importanza di mantenere le ragazze a scuola”.
Il progetto dimostra come l’educazione e il coinvolgimento degli uomini possano essere strumenti fondamentali nella lotta alla violenza di genere. L’approccio adottato non solo offre supporto concreto alle vittime, ma crea anche una cultura di rispetto e consapevolezza che può portare a un cambiamento duraturo nelle comunità ugandesi.
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