L’ufologia ha goduto di un rinnovato interesse tra documentari e presunte rivelazioni shock, negli ultimi mesi. Svolta scientifica o strategia promozionale?
L’estate appena trascorsa è stata una stagione d’oro per l’ufologia. Un documentario visibile su Netflix, realizzato dalla casa di produzione di Steven Spielberg e intitolato “Encounters”, racconta gli avvistamenti di extraterrestri che si succedono da decenni nel villaggio di Broad Haven, sulla costa meridionale del Galles.
Il Regno Unito mecca per gli ufologi
Il piccolo Stato del Regno Unito è una vera e propria mecca per gli ufologi, scenario di alcuni degli episodi più controversi legati all’avvistamento, vero o presunto, di alieni. A cominciare dal cosiddetto “incidente dei monti Berwyn“: una serie di bagliori nel cielo e scosse telluriche, succedutesi nella notte del 23 gennaio 1974, che gli abitanti di alcuni paesi del Galles del nord credettero legati all’esplosione e all’impatto col suolo di una navicella extraterrestre. La polizia e l’aviazione inglese setacciarono la zona senza trovare segni di impatto o resti di velivoli e i fenomeni riferiti dalla popolazione trovarono una facile spiegazione: quella notte una scossa di terremoto di magnitudo 3.5 della scala Richter si verificò nella zona, avvertita anche nel nord dell’Inghilterra fino a Liverpool, e quasi contemporaneamente i cieli del Galles furono attraversati da una meteora visibile a occhio nudo.
Anche Netflix racconta l’ufologia
Fenomeni naturali indipendenti e straordinari, ma perfettamente spiegabili dalla scienza. Meno spiegabili sono i fatti ricostruiti dal documentario Netflix: le testimonianze di alcuni abitanti di Broad Haven – bambini inizialmente ma poi anche alcuni adulti – che nel 1977 riferirono di aver visto nei boschi intorno al villaggio un oggetto argentato a forma di sigaro della lunghezza di 45 piedi (circa 13 metri), altri oggetti non identificati, classificabili come veicoli alieni, bruciature sul terreno e figure con lunghe braccia e lunghe gambe, prive di lineamenti del viso. A 45 anni di distanza quei testimoni mantengono inalterate le loro versioni, fermamente convinti di aver osservato fenomeni extraterrestri.
Mummie di Nazca
Ma la pazza estate dell’ufologia ha trovato il suo apice il 12 settembre, quando il giornalista e ufologo messicano Jaime Maussan, al termine di un’audizione pubblica davanti ai deputati del Congresso del Messico, ha fatto aprire due piccoli sarcofagi contenenti i corpi di due “esseri non umani”. Mummie della città di Nazca, nel centro-sud del Perù, note agli archeologi ma studiate per lo più in ambienti pseudoscientifici, che Maussan ha presentato come creature “che non fanno parte della nostra evoluzione terrestre”, risalenti a circa mille anni fa – secondo l’analisi col carbonio 14 effettuata dall’Università Autonoma del Messico (Unam) – e recuperate in miniere di diatomite, un’alga fossile vecchia di 17 milioni di anni.
“Lo show della disinformazione”
Preceduta da interventi di alcuni studiosi, tra cui Abraham Loeb, capo del dipartimento di astronomia dell’Università di Harvard, la rivelazione di Maussan ha fatto storcere il naso a molti scienziati, che l’hanno bollata senza mezze misure come show basato sulla disinformazione, teso alla spettacolarizzazione mediatica e al guadagno politico piuttosto che alla spiegazione rigorosa di possibili vite extraterrestri.
Il comitato mondiale per gli studi sulle mummie ha parlato di vera e propria frode, affermando che i corpi mostrarti da Maussan sono “mummie modificate” in modo da assumere un aspetto hollywoodiano. Più precisamente, come descritto dall’archeologo forense Flavio Estrada, che le aveva già esaminate per conto del governo peruviano, si tratta di assemblaggi di ossa umane e animali unite con un collante sintetico e ricoperte da una miscela di fibre vegetali e adesivi sintetici per simulare una sorta di pelle.
Sconfessato dalla stessa Unam, che ha preso le distanze dalle sue dichiarazioni, Maussan si è ritrovato alle prese con una denuncia del governo di Lima che gli contesta l’appropriazione indebita delle mummie. Almeno per ora, la bella trama del film di fantascienza che diventa realtà decisamente non convince.
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