Secondo stime internazionali più di una persona su cinque ha subito una qualche forma di violenza sul posto di lavoro. Il progetto Ue Brave-Wow, focalizzato sul settore sanitario, cercherà di comprenderne le motivazioni, per poi promuovere interventi. Portogallo, Italia, Spagna e Slovenia coinvolte nell’indagine.
La violenza di genere, le aggressioni e le molestie sul lavoro, sono sottovalutate e spesso non vengono rilevate. Secondo l’Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL), invece, siamo dinanzi ad sono un fenomeno molto diffuso. Più di una persona su cinque (22.8% ovvero 743 milioni), ha subito almeno una qualche forma durante la vita lavorativa. Per comprenderne le cause e promuovere interventi a breve e lungo termine è partito il progetto europeo Costruire ambienti rispettosi e senza violenza di genere nel mondo del lavoro (Building Respectful And Violence-free gender-inclusive Environments in the World Of Work, Brave-Wow), che si focalizzerà sulle violenze negli ospedali.
Il progetto Brave-Wow userà anche l’Intelligenza Artificiale
Il progetto Brave-Wow, finanziato fino al 2027, si avvarrà dell’Intelligenza Artificiale. Sarà utilizzata in parallelo alla somministrazione di un questionario sulla violenza di genere in ambiente lavorativo (Gender Based Violence at Work Questionnaire-GBVW_Q), integrato con un questionario sul lavoro dignitoso (Decent Work Questionnaire-DW_Q). Obiettivo: valutare il fenomeno nelle organizzazioni sanitarie di Portogallo (Paese capofila), Italia, Spagna e Slovenia.
Grazie a gruppi di discussione, interviste e analisi dei social media, Brave-Wow coinvolgerà gli interessati per identificare e affrontare la violenza e il bullismo. Questo per implementare poi strategie, protocolli, metodi e strumenti di lavoro trasferibili. Congiuntamente, sarà lanciata una campagna di comunicazione e di metodologie in tutta l’Unione Europea.
Dieci gli ospedali coinvolti in Italia per partecipare la progetto
Per l’Italia saranno contattati almeno 10 ospedali di medie e grandi dimensioni, sul territorio nazionale, per avere la possibilità di stratificare le risposte secondo le diverse figure professionali. Per garantire una buona rappresentatività statistica, il campione di ospedali sarà selezionato in base alla distribuzione geografica, proporzionale alla quota della popolazione residente (4 ospedali nel Nord, 2 al Centro e 4 nel Sud).
Oltre 16mila episodi di aggressione contro i lavoratori segnalati nel 2023 in Italia
Nel 2023 sono stati segnalati oltre 16.000 episodi di aggressione contro i lavoratori nelle strutture sanitarie pubbliche italiane. Questi hanno interessato circa 18.000 persone. Sono le infermiere le vittime più frequentemente prese di mira, seguite da medici e assistenti sanitari e due terzi delle vittime sono donne. I luoghi più pericolosi? Sale di emergenza, unità di cura dei pazienti, unità psichiatriche e cliniche ambulatoriali.
Secondo il database europeo sulle lesioni (European Injury Database, EU-IDB), circa 4 visite su 5 al pronto soccorso a causa di violenza coinvolgono uomini. Tuttavia, nelle aree mediche la percentuale di episodi di violenza contro le donne raddoppia rispetto al dato complessivo, evidenziando un contesto in cui le donne sono soggetti particolarmente vulnerabili. Secondo i dati 2022 del Ministero della Salute in totale, circa 700.000 persone lavorano nel settore sanitario e assistenziale di cui il 69% sono donne.
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