La guerra in Ucraina ha messo a dura prova il sistema sanitario, penalizzando soprattutto gli anziani e le persone con disabilità.
Vivono in alloggi temporanei all’interno di scuole e dormitori pubblici. Sono isolati, schiacciati dalla solitudine. Dallo scoppio della guerra in Ucraina lo scorso febbraio 2022 è questa la condizione in cui vivono gli anziani. È quanto emerge dall’ultimo rapporto di Amnesty International, “Vivono nell’oscurità”: l’isolamento degli anziani e l’accesso inadeguato agli alloggi durante l’invasione russa dell’Ucraina”, che ha visitato 24 rifugi temporanei e intervistato 159 persone sfollate, tra le quali 89 anziane, e 22 operatori sociali e sanitari.
Gli alloggi inadatti agli anziani
La maggior parte degli sfollati, come ha potuto documentare l’organizzazione per i diritti umani, vive in alloggi in affitto, ma gli alti costi e le pensioni molto basse rendono questa soluzione inaccessibile a molti over 65, che finiscono in dormitori di fortuna allestiti in scuole e altri edifici pubblici. In queste strutture i problemi di accessibilità sono evidenti: mancano spesso rampe d’accesso, sostegni per i bagni, ascensori. Dalle testimonianze raccolte, alcuni operatori hanno dichiarato di essere stati costretti a rifiutare un posto letto a chi utilizza una sedia a rotelle per la presenza di barriere architettoniche.
Mancanza di assistenza sociale e cure mediche
Le persone anziane con disabilità, compresi i feriti di guerra, non riescono ad accedere a servizi di assistenza sociale e cure mediche adeguate. La situazione è resa ancora più grave dal fatto che i familiari più giovani molto spesso sono andati all’estero o al fronte a combattere. Gli operatori sociali rimasti a prestare assistenza sono sempre meno, per un numero troppo alto di pazienti. L’unica alternativa possibile, quando c’è, è il ricovero nelle strutture assistenziali statali, ma questo favorisce l’isolamento della persona dal resto della famiglia che resta nei rifugi.
Secondo il Comitato della Convenzione sui diritti delle persone anziane, questa situazione equivale a una forma di segregazione, che può dare luogo a numerose violazioni dei diritti umani, come violenza fisica, abbandono, effetti negativi sul diritto alla salute.
Ucraina, un quarto della popolazione è over 60
L’Ucraina è uno degli Stati con la più alta percentuale di persone anziane: prima dell’inizio dell’invasione russa, il 24 febbraio del 2022, quasi una persona su quattro, poco meno di dieci milioni di abitanti su 41, aveva più di 60 anni.
Secondo Laura Mills, ricercatrice presso Amnesty International, le persone anziane – in particolare quelle con disabilità – anche dopo che sono state sfollate in zone più sicure del Paese, incontrano enormi difficoltà nel ricostruirsi una vita, nell’ottenere un alloggio adeguato, servizi di sostegno e cure. Basterebbero rampe di accesso ai rifugi temporanei per tenere insieme le famiglie e migliorare enormemente la qualità della vita delle persone con ridotta mobilità.
Il documentario
Amnesty ha anche commissionato un documentario sul tema alla regista indipendente ucraina Marina Chankova. Intitolato “Sognando nell’ombra”, racconta la vita di tre persone anziane sfollate che vivono in zone direttamente interessate dal conflitto. Secondo l’organizzazione, il modo più immediato per proteggere i diritti dei civili, compresi i più deboli, è che la Russia ponga fine alla sua guerra di aggressione.
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