Ormai è ufficiale: a partire da settembre 2021 passeremo ad un nuovo standard televisivo, il DVB T2, che non tutti i televisori venduti in precedenza sono in grado di supportare. È già possibile verificare se la nostra Tv sarà capace di vedere i canali anche dopo luglio 2022, cioè quando verrà completato il passaggio alla nuova frequenza.
Si fa un test molto semplice: ci si sintonizza sul canale 200 (canale test Mediaset) o sul 100 (canale test Rai). Se si visualizza una schermata statica con la scritta “Test HEVC Main10”, è tutto ok: possediamo un televisore che riceverà il nuovo segnale anche dopo il passaggio. In caso contrario bisognerà affrettarsi a richiedere il bonus tv sperando di essere in tempo, trattandosi di un incentivo ad esaurimento. Oppure si può provare a trasformare la TV in una un po’ più “smart” mediante un TV Box. Prima di acquistarlo però è bene sincerarsi che la nostra televisione sia dotata di un’uscita Hdmi: basta visionare il pannello posteriore del televisore, è segnalata con una scritta inconfondibile. Bisogna inoltre disporre di una connessione ad Internet attiva nella propria abitazione.
CHE COS’È UN TV BOX?
Facciamo prima chiarezza sul concetto di TV Box e sulle funzionalità di questo tipo di dispositivi. Dobbiamo immaginare i TV Box come piccoli PC collegabili al televisore. Si possono gestire, oltre che con un mouse e una tastiera, anche con un telecomando che, in genere, viene fornito quasi sempre. Ma anche qui, prima dell’acquisto, è bene verificare. Possono essere equipaggiati con processori e memorie più o meno avanzati e disporre di diverse porte per collegarli con altri dispositivi esterni in grado di espanderne le funzioni. I prezzi, in base a potenza di clock del processore, RAM, tipologia di App installate, possono oscillare da poche decine a oltre cento euro. Il mercato è vastissimo. Per quanto riguarda il firmware, cioè il sistema operativo, i TV Box possono essere equipaggiati con Android o con Windows 10.
Cosa è possibile fare con i TV Box:
- guardare video in streaming da piattaforme come Netflix e YouTube;
- riprodurre video da chiavette usb, hard disk o dispositivi di rete;
- navigare online, ascoltare musica, guardare foto;
- giocare ai videogame (ma solo su alcuni dispositivi).
LA POTENZA CONTA (E COME!)
Essendo basati su software Android o Windows, i TV Box consentono l’installazione di applicazioni di qualsiasi tipo, proprio come su tablet, PC o altri device. Poiché ci troviamo davanti a veri e propri mini-computer, prima dell’acquisto è bene valutare tutti i componenti. Le prestazioni interne sono molto condizionate dal Chipset, ovvero da quell’insieme di circuiti integrati della scheda madre che smistano e dirigono il traffico di dati tra i componenti: processore centrale, GPU (il processore grafico) RAM, memoria interna, etc.
La potenza di un processore, ad esempio, si misura in Ghz (gigahertz). In genere più GHz ci sono e più rapidi sono i tempi di elaborazione e risposta del TV Box a tutto vantaggio della fluidità delle operazioni. C’è poi un altro elemento che dovrebbe abbondare: la memoria RAM. Visto che ospita temporaneamente i dati di tutte le App in uso e dei processi in esecuzione, più ce n’è e più il TV Box svolgerà le sue funzioni egregiamente e senza arrestarsi. Ci sono modelli equipaggiati con almeno 2 GB di RAM, ma se si vuole risparmiare anche con un solo GB.
La memoria interna ospita il sistema operativo e le App. A volte, non essendo espandibile in alcuni modelli, è bene cercare un TV Box con una memoria interna ampia (almeno 16 GB).
È TUTTA QUESTIONE DI RETE E CONNESSIONE
C’è un altro aspetto da considerare nei TV Box: la connettività. E sì, perché essendo usati soprattutto per guardare video in streaming, bisogna valutare la qualità della ricezione Wi-Fi e il tipo di rete che supportano.
Quelli più economici hanno – ovviamente – una ricezione Wi-Fi scarsa: se non si ha modo di collegarli alla rete con un cavo – quasi tutti i TV Box hanno porte Ethernet per farlo -, meglio posizionarli più vicini possibile al router. Se poi si vuole usarli ad una certa distanza dal router, allora quelli con antenne esterne saranno la scelta più azzeccata: hanno una ricezione migliore. È bene che siano dotati di supporto alle reti dual-band a 5 GHz. Essendo meno soggette a interferenze, rispetto a quelle a 2.4 GHz, consentono un trasferimento dati più veloce. Meglio ancora, se possibile, con il supporto della tecnologia Wireless AC che trasferisce file fino a una velocità di 1.3 Gbps.
Non dimentichiamoci il Bluetooth integrato: è fondamentale per connettere tastiere, mouse e altri dispositivi basati su tale tecnologia. Quindi, attenzione! Prima di acquistare è bene verificare, anche questo.
PORTE E COLLEGAMENTI ESTERNI
Per collegarli a dispositivi esterni e ad altri apparecchi, i TV Box dispongono di varie porte. L’Hdmi permette il collegamento al televisore o, in alternativa, a un monitor. Non sono, però, tutte uguali: per guardare infatti un video in formato 4K si ha bisogno di una porta Hdmi 2.0, non di una standard. Le porte Usb consentono, invece, di collegarsi a hard disk e chiavette, oppure di utilizzare tastiere e mouse (con cavo o con ricevitore wireless). La velocità di trasferimento dati dipende dallo standard supportato, se 2.0 o 3.0. Ma possono essere presenti anche: uno slot per le microSD, porte SATA per collegare dischi e altri dispositivi compatibili, un’uscita video Mini DisplayPort, il jack per le cuffie, etc.
VIDEO E AUDIO: QUALI VENGONO SUPPORTATI
I formati SD, HD e Full HD sono quasi tutti supportati dai TV Box. C’è poi l’HEVC/H.265, uno standard di compressione video che assicura una migliore qualità dell’immagine e che supporta video fino a 8192×4320 pixel.
È meno scontato invece che dispongano di una tecnologia HDR che consente di visualizzare una gamma più ampia di luci e ombre, rendendo maggiori dettagli nelle scene molto scure o molto illuminate. In questo caso gli standard più diffusi sono l’HDR10 e il Dolby Vision.
Un altro standard video che può essere supportato è il VP9. Sviluppato da Google, è la principale alternativa a HEVC/H.265. Ma è bene sapere che un TV Box per essere valido deve supportare i video 4K in formato HEVC/H.265 e VP9 e prevedere l’HDR.
KODI, UN’APP MOLTO INTERESSANTE
E veniamo al dunque, al perché un TV Box potrebbe sostituire il digitale terrestre. Il merito è di Kodi, un media center gratuito ed open source che consente l’accesso a moltissimi contenuti e, soprattutto, in streaming grazie all’uso dei plugin, programmi non autonomi che interagiscono con altri programmi. Mediante questi Kodi può espandere all’infinito le sue potenzialità di media center, ottenendo l’accesso a vastissime librerie di film e serie in streaming, etc., ma soprattutto può attingere ad una lista canali personalizzabile di tutto ciò che viene trasmesso in Tv. Nella maggior parte dei TV Box risulta preinstallato, in altri casi al suo posto si trovano già installati altri media center che però si basano sempre su Kodi.
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