Non sempre tutti i proprietari del pet sono consapevoli di quanto sia importante prima di prenotare un viaggio, rivolgersi al medico veterinario comportamentalista. Lo specialista valuterà lo stato psicofisico del cane e stabilirà se ci sono le condizioni per portarlo in vacanza
Chiedere la consulenza al medico veterinario comportamentalista è sicuramente la decisione migliore. Alla visita comportamentale dovranno essere presenti, come di consueto, oltre al pet, tutti i componenti del nucleo familiare, così sarà più facile per il medico valutare le dinamiche relazionali vigenti all’interno del sistema e capire se ci sono le condizioni per poter partire in compagnia di fido. Se il cane non presenta problematiche di salute che richiedono cure particolari, sicuramente consiglierà di portarlo in viaggio con voi, prendendo le necessarie accortezze e indicandovi quale sia il luogo più adatto per soggiornare. Del resto, non sempre, qualcuno tra i familiari è disposto a rinunciare a un viaggio per rimanere a casa con l’animale domestico e talora non ci sono le condizioni economiche tali per poterlo tenere in una struttura specializzata. Un’alternativa potrebbe essere di mandarlo a casa di un amico o di un parente già conosciuto da fido, ma non sempre è possibile. In ogni caso, specialmente se le vacanze sono lunghe, sarebbe meglio portare fido in viaggio anche perché la sua assenza potrebbe destabilizzare il sistema familiare, creando degli attriti all’interno di esso. Inoltre, nel pet, lontano dai suoi proprietari, specialmente se adulto e non abituato mai a separarsi da loro, potrebbe insorgere uno stato depressivo con una sintomatologia del tutto simile a quella che viene riscontrata in caso di lutto. Le destinazioni più vicine sono sempre le migliori, e quelle maggiormente consigliate quando c’è fido, anche perché non tutti i cani gradiscono un viaggio in nave, in aereo o in treno. Tuttavia, anche se si dovesse scegliere l’automobile, è opportuno che l’animale sia già abituato a viaggiare con la propria famiglia.
In automobile
Per viaggi mediamente lunghi è preferibile utilizzare il kennel (una sorta di cuccia-trasportino ndr). Al suo interno è consigliabile mettere un materassino su cui spruzzare dei feromoni 15-20 minuti prima di partire, così da rendere più piacevole il viaggio. Ogni ora è opportuno fare una sosta per consentire al cane di fare una passeggiata di dieci minuti. Durante il viaggio, vanno evitate discussioni che potrebbero agitare il pet, mentre è preferibile ascoltare musica classica che, secondo gli studiosi, nel pet ridurrebbe stress e ansia, regolarizzandone la frequenza cardiaca. Da evitare assolutamente sono invece le musiche rap, da discoteca o metal che potrebbero farlo innervosire.
Prenotare è obbligatorio
I viaggi all’avventura, ovvero senza prenotazione, sono assolutamente da evitare, anche perché trovare sul momento una struttura che accolga il vostro pet non sempre è così semplice. Per un cane ben socializzato l’agriturismo è sicuramente l’ambiente ideale. Se il vostro pet, invece, manifesta aggressività intraspecifica, ovvero nei confronti di altri cani, gli agriturismi sono assolutamente da evitare così come gli hotel. Meglio optare per una vacanza in una casa con giardino. Per i cani che manifestano aggressività nei confronti delle persone, sarebbe preferibile evitare viaggi oppure scegliere abitazioni molte isolate, magari in montagna, seguendo attentamente i consigli del medico veterinario comportamentalista.
Viaggiare rafforza la relazione
Durante la visita comportamentale è frequente riscontrare nei cani quadri ansiosi e depressivi che il più delle volte sono determinati da carenze affettive o dal vivere in un ambiente ipostimolante o litigioso. Viaggiare con il proprio pet rappresenta un’occasione unica e speciale e anche se, sicuramente più impegnativo, è senza dubbio un’esperienza irripetibile che dà la possibilità al cane e ai suoi proprietari di “ritrovarsi”. È quel senso di libertà e di beatitudine che viene assaporato durante le vacanze che rende tutto più semplice ed è sicuramente di notevole ausilio anche per ricostruire qualsiasi tipo di relazione. Il viaggio può essere utilizzato anche per fini terapeutici. Durante le vacanze, oltre alle passeggiate, è consigliabile introdurre due sessioni di gioco che dovranno essere inserite nella routine giornaliera, anche una volta tornati a casa. Il gioco è utile perché dà la possibilità al pet, divertendosi, non solo di imparare cose nuove, ma anche di creare con il suo proprietario una relazione salda, basata su fiducia e rispetto.
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