Gli Anni ’90, con i loro gadget e le tendenze dell’epoca, dalla musica alle macchine fotografiche Polaroid, tornano di moda. E piacciono non solo a chi li ha vissuti, ma anche ai giovani della Generazione Z, che li hanno conosciuti solo nei racconti dei genitori.
Tornano gli Anni ’90? L’annunciata reunion degli Oasis, che per l’estate del 2025 hanno in programma un tour insieme dopo ben 15 anni dalla lite tra i fratelli Gallagher, ha suscitato molto interesse. L’indimenticata band di culto degli anni Novanta torna sul palco, e anche i giovani, che all’epoca di What’s the story morning glory (1995) non erano neanche nati, ne parlano e si preparano a partecipare ai prossimi concerti. Sul fronte italiano c’è un ritorno di popolarità per gli 883, grazie al lancio della serie tv Hanno ucciso l’uomo ragno – la leggendaria storia degli 883, record di pubblico per gli episodi già andati in onda con un milione e 300 mila spettatori medi alla settimana.
Anni ’90: il walkman e le pellicole Kodak
Chi non ricorda il walkman con le sue cuffie, che permetteva di ascoltare le proprie audiocassette in movimento? Ebbene, negli anni Novanta si diffonde anche in versione cd, come un lettore portatile al passo con i tempi e con il nuovo supporto audio dell’epoca.
Che oggi sia diventato un oggetto ricercato lo confermano anche i dati della piattaforma di seconda mano Wallapop, che certifica un aumento delle ricerche di oggetti di trent’anni fa da acquistare, come i cd e i lettori per ascoltarli (+148% nell’ultimo anno).
Nonostante gli ultimi modelli di smartphone vantino fotocamere sempre più performanti, fra gli amatori della fotografia torna il vintage delle macchine fotografiche usa e getta, come quelle Kodak, che venivano realizzate in cartoncino e che finiti gli scatti del rullino potevano essere dismesse.
Collezionare
Particolarmente ricercata dai collezionisti è la vecchia scheda telefonica, che negli anni Novanta aveva sostituito le monete (e prima ancora i gettoni) per l’utilizzo delle cabine telefoniche pubbliche. Leggere e pratiche, le tessere si presentavano decorate con immagini della pubblicità o di eventi importanti e ancora oggi le più “rare” hanno quotazioni di centinaia di euro su eBay.
Gli Anni ’90 sono anche sinonimo di Game Boy
Nel 1990 debuttava in Italia il Game Boy, un anno dopo la sua nascita in Giappone. Antesignano dei giochi elettronici che oggi spopolano in rete, questa macchina portatile con lo schermo verde conquistò gli adolescenti dell’epoca, con giochi come Super Mario Land e Tetris, poi rivisitati in chiavi più moderne nel corso del tempo. A suo tempo il Game Boy segnò anche una piccola rivoluzione culturale. Fino ad allora il campo dei videogiochi era monopolizzato da un pubblico maschile, ma la Nintendo annunciò che il 46% dei giocatori era composto da donne, attratte proprio dalla sua portabilità e dalla presenza di giochi come puzzle e mystery. Oggi alcuni modelli originali di Game Boy nella sua prima versione possono arrivare a costare anche 1.500 euro.
I consumatori ideali
Per i Millennials la passione per gli anni Novanta” rappresenta un desiderio collettivo di tornare a un’epoca di gioventù e scoperta, mentre per i giovanissimi si tratta di svelare un’epoca come fosse una novità, anche se si tratta di un ritorno al passato. Fino al 2020 circa abbiamo vissuto con l’eco degli anni Ottanta, e prima ancora con quella degli anni Settanta; oggi il momento storico sembra dirci che abbiamo suberato quella fase. Se il passato ha sempre esercitato un certo fascino in diversi ambiti, oggi abbiamo a disposizione strumenti contemporanei per capirne di più, trovare più riferimenti, che si tratti di oggetti o beni immateriali, come la musica, dove le operazioni di marketing sono sempre più mirate da un lato all’innovazione, ma dall’altro a generare mancanze e bisogni, compresi quelli legati alla nostalgia.
L’impatto culturale e sociale
Gli anni Novanta sono stati un periodo di grande cambiamento culturale e sociale, e la musica di quel decennio ha spesso fatto da specchio a questi mutamenti. Anche la rivoluzione tecnologica ha subito un’accelerazione a partire da quel momento, con Internet e la diffusione dei personal computer. Per questo il revival attuale non rappresenta solo un fenomeno superficiale, ma piuttosto un modo per riconnettersi a tematiche che restano rilevanti anche oggi, nel 2024, come le questioni di identità, di lotta al conformismo, del rapporto con la tecnologia.
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