L’ennesimo episodio di truffa a danno degli anziani, un reato che negli ultimi anni ha colpito sempre più malcapitati e che non ha avuto tregua nemmeno nei mesi del lockdown. In Lombardia 27 progetti territoriali per contrastare il fenomeno.
«Buongiorno signora, sono il tecnico della caldaia». È così che si è presentato un truffatore a due sorelle bolognesi di 89 e 91 anni in una calda giornata di giugno. Uno stratagemma efficace che non ha insospettito le due signore nemmeno quando l’uomo, una volta in casa, ha chiesto di poter controllare se nella cassaforte ci fosse qualche oggetto responsabile delle interferenze che impedivano ai suoi attrezzi di funzionare. Un’abile recita che si è conclusa con il furto di gioielli e contanti per un valore di circa 15mila euro. Si tratta dell’ennesimo episodio di truffa a danno degli anziani, un reato che negli ultimi anni ha colpito sempre più malcapitati e che non ha avuto tregua nemmeno nei mesi del lockdown e del distanziamento sociale.
In un’analisi elaborata dalla Direzione Centrale della Polizia Criminale, infatti, è emerso come quest’anno si siano registrati meno casi di fenomeni criminali, ma che gli episodi di truffa a danno degli anziani siano calati solo del 13,3% rispetto all’anno precedente. Le Regioni più colpite sarebbero Piemonte, Liguria, Emilia-Romagna, Lazio, Campania e Lombardia. E proprio quest’ultima ha deciso di stanziare più di 200mila euro per il finanziamento di 27 progetti territoriali mirati a contrastare questo fenomeno. Il programma, attivo per il biennio 2020-2021, prevede numerose iniziative di prevenzione e contrasto dei reati ai danni della popolazione anziana: da attività di informazione e divulgazione fino a rappresentazioni teatrali che coinvolgano direttamente gli anziani.
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