Un nuovo strumento online analizza oltre 50.000 prodotti trasformati, aiutando i consumatori a fare scelte più consapevoli e sane. I ricercatori puntano a educare e a regolamentare l’offerta alimentare.
Un database innovativo, True Food, è stato lanciato per aiutare i consumatori a navigare nel complesso mondo degli alimenti trasformati. Con oltre 50.000 prodotti catalogati, questo strumento, sviluppato dai ricercatori del Mass General Brigham e pubblicato sulla rivista Nature Food, offre una guida pratica per valutare la qualità dei cibi presenti sugli scaffali dei supermercati. L’obiettivo è chiaro: educare i consumatori, supportare i decisori politici e promuovere una maggiore consapevolezza nutrizionale.
Attenzione ai cibi processati
Negli ultimi decenni, gli alimenti ultra-trasformati hanno dominato i supermercati, spesso caratterizzati da alti livelli di additivi, conservanti, zuccheri, sale e grassi insalubri. Studi hanno dimostrato che una dieta ricca di questi prodotti può aumentare il rischio di obesità, diabete e malattie cardiache, oltre a privare gli alimenti di nutrienti essenziali. Tuttavia, distinguere tra cibi trasformati, altamente trasformati e ultra-processati non è semplice. È qui che entra in gioco True Food.
Come funziona il database
Utilizzando un algoritmo di apprendimento automatico chiamato FPro, i ricercatori hanno analizzato i prodotti disponibili in tre grandi catene di supermercati statunitensi. Ogni alimento è stato valutato in base al grado di lavorazione, ottenendo un punteggio che ne indica il livello di trasformazione: più alto è il punteggio, più il prodotto è elaborato. I risultati, accessibili sul sito TrueFood, permettono ai consumatori di confrontare alimenti in base al punteggio di lavorazione, ai valori nutrizionali e a un “albero degli ingredienti” che ne svela la composizione.
Un aiuto “virtuale”
Secondo Giulia Menichetti, ricercatrice della Channing Division of Network Medicine presso il Brigham and Women’s Hospital, l’obiettivo di True Food è aiutare le persone a modificare la loro dieta in modo consapevole, senza rinunciare ai cibi che amano, ma scegliendo opzioni meno trasformate. True Food si propone come un tutor virtuale che fornisce informazioni chiare e semplici per mangiare in modo più sano.
L’analisi si è concentrata su categorie come cereali, zuppe, yogurt, latte e sostituti del latte, e biscotti, evidenziando come, nonostante la vasta gamma di prodotti e marchi, le tecniche di lavorazione siano spesso simili tra i diversi negozi. Questo limita le scelte nutrizionali dei consumatori, spingendo i ricercatori a considerare l’aggiunta di dati di geolocalizzazione e monitoraggio temporale per studiare le preferenze alimentari nelle diverse regioni e il loro impatto sulla salute pubblica.
La professoressa Menichetti ha sottolineato che la ricerca nutrizionale si basa ancora su metodi manuali e che lo studio dimostra come l’intelligenza artificiale e la data science possano rivoluzionare questo campo, migliorando i risultati e rendendo le informazioni più accessibili.
Trasparenza alimentare
True Food rappresenta dunque un passo avanti nella lotta per una maggiore trasparenza alimentare. Non solo aiuta i consumatori a fare scelte più informate, ma fornisce anche ai decisori politici strumenti per regolamentare l’offerta alimentare e promuovere una dieta più sana. Con l’obiettivo di espandersi e includere ulteriori dati, il nuovo database potrebbe diventare un punto di riferimento globale per chi cerca di mangiare meglio, senza compromessi.
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