Antonino Trovato
È nato a Giarre (Ct) e vive a Genova. Amante della poesia e dell’arte in genere. Partecipa al Concorso 50&Più per l’ottava volta; nel 2016 e nel 2021 ha ricevuto la Menzione speciale della giuria per la poesia.
Io amo gli alberi e con loro comunico, li abbraccio
e sono sicuro che loro sentono e sono felici
anche se non possono parlare con noi perché hanno un
loro linguaggio per noi sconosciuto.
Li stringo e li bacio e sono felice come loro.
Il loro profumo di vita e di esistere si deve percepire
basta chiudere gli occhi.
Quando si abbatte un albero si uccide una vita
e piango per lui.
Quando ero ragazzo noi dell’Azione Cattolica
andavamo d’estate alla pineta di Linguaglossa
di giorno si respirava la resina dei pini
di notte erano nostri fratelli che ci facevano compagnia nel sonno.
Quando si tornava a case si piangeva con i nostri amati fratelli pini.
Dall’alto della loro bellezza gli alberi guardavano
con triste meraviglia come il mondo degli esseri umani
sia un affanno senza fine di arrampicarsi
sugli specchi della vanità e dell’egoismo
e che il loro destino è segnato.
Anche tu amore, riposi sotto un cipresso che ti veglia
con affetto e non ti abbandonerà mai.
E quando vado sulla collina dove riposi
ringrazio quel cipresso che ti guarda giorno e notte
e lo abbraccio come se fossi tu.
Anche la luna ti fa compagnia e ogni sera va a morire nell’acqua
di un portafiori vicino te.