Michelina Travetti. Dopo il diploma presso un Istituto tecnico professionale ha lavorato come dirigente nei servizi mensa militare a Bracciano, come capo servizio ristorazione nelle scuole e come dirigente ristorazione al Centro sportivo Forum. Amante dell’arte in tutte le sue espressioni si cimenta nella scultura, pittura, narrativa e poesia. Ha partecipato a molte manifestazioni nazionali e internazionale ottenendo lusinghieri riconoscimenti. Al Concorso 50&Più partecipa da diversi anni. Vive a Ladispoli (R
Col vuoto nell’ Anima, mi scopro fermarmi fra molti soggetti d’ Arte, facenti parte del vissuto giornaliero … nel mio amato laboratorio Artistico/creativo. Gratificata, lo sguardo spazia su elementi nati dal mio savoir-faire, capaci di concedermi spiragli di luce in occasioni di un “SOFFERTO” esacerbato. Silente l’Io, sembra farfugliarmi qualcosa, deluso per quanto ricevuto da coloro e ancora incredulo sentirsi tradito… ferita profonda e disgustosa. La muta voce vagava turbolenta, fra corde stonate della mia cognitiva: ma dov’è finita la saccente voglia del fare, investita dall’esuberante bisogno, che partoriva Opere, spaziando tra Sacro/ Profano, catalizzando creatività ammantata da innata umiltà di cui solo il VERO artista è possessore di tale virtù? Creavi Arte ogni giorno, Pitture, Sculture in cui… affiorava il tuo ingegno sagace, concepite con materiale riciclato, anche cementizio, la dove da un colore o una piega s’intravedeva la interiorità emotiva trasmessa al soggetto. Percezione vissuta violentemente, durante la sublimazione dell’Io creativo? Silente elaboro confusa la profonda osservazione inviatami! Recepito il messaggio … poco convinta, mi chiedo come mai solo adesso a distanza di mesi, affiorano eventuali lacune? Percorrendo a ritrosi siti del laboratorio… mentre accarezzo opere impolverate e utensili usati allo scopo un sussulto… mi pervade il corpo quasi un senso di colpa per averli trascurati! Aggredita da un improprio disagio, a forza cercavo risposte… per l’ingiusta accusa ricevuta. Che farne mi chiedevo ora di tutto questo lavoro svolto… sono sogni, entusiasmi, tracciati indispensabili per colmare disagi tramite una forma d’ Arte?
Giorni percepiti come infuocate colate di Lava da cui fuggire, allontanarsi, avevo sospeso un bagaglio creativo abusandone l’uso, peccando di saccenza o convinta fosse un mio diritto … usarla come e quando, avendola innestata nel DNA da Padre “INVENTORE” Medaglia d’Oro, dallo “S. Italiano” per il bene apportato all’Umanità! Una madre Cantante Lirica? La mia Arte, alla ricerca di “APPARTENENZA”? Comunque… mentre domande e risposte si rincorrono, rivivo emozionata ogni “fine opera”, pari ad un profondo sentimento umano. Dopo la morte del mio compagno, crebbi nell’aiuto creativo traendo risultati insperati, l’Arte riusciva colmare gli efferati silenzi, annullando problemi e disagi affettivi. Perché, avevo fatto un cambiamento di rotta tanto drastico d’avvertire il bisogno di sospendere la materia artistica? Ho sempre rispettato il sentimento di gratitudine cosa, si era sconnesso nella cognitiva per non averlo evidenziato… in tal caso, crebbi peccare d’ingratitudine, pure se un turbamento in realtà c’era stato! Il famoso vuoto mentale un preavviso, fin che frenassi l’abuso creativo come ne fossi invasata, forse incosciente di uno stato alterato? Emersero altre incertezze per cui costretta, prendere una pausa d’obbligo, per una più profonda riflessione! Accantonata la mia libertà di pensiero, nella confusione dell’Io disorientato altre domande rimasero mute come pietre preziose incastonate nell’impervio silenzio. Oggi avverto un vuoto interiore … non mi appartiene, lo vivo come avere stracciato una pagina del libro della mia vita! Speranzosa di chetare il feroce stato vivente mi chiedo: Avrò perso la “strategia di creare Arte” a cui… mi ero aggrappata? Vissuta quale facoltà divinatoria, capace di farmi dimenticare momenti difficili alterando una sprovveduta realtà.
Attualmente, ho un intenso bisogno d’ altro. questo genere d’Arte non supporta le incontenibili voglie di cambiamento… chiamasi esigenze dell’Io, non cerco nulla di preciso, vivo una pace interiore capace di gratificare corpo, mente e Anima! In questo impervio percorso di vita Lei, mi chiede qualcosa in più capace di stimolare nuove emozioni creative, da fermare sul cartaceo. Fragilità percepite diverse da sculture vibranti dentro il mio “involucro”! Oggi… condividendo l’abbandono, significherebbe privarmi della LIBERTÀ di pensiero, volto alla ricerca di nuovi strumenti! Lo scroscio di pagine mi riportò alla realtà dal disagio in cui ero precipitata. Nella bufera … dei perché sospesi primeggiava una risposta “saggia” in riscontro ai miei acquisiti 84 anni, per un futuro migliore. Il pensiero ripetitivo balzava nella mente, inerente all’eventuale lascito ai miei figli … segno tangibile del mio trascorso, Artistico. Una mia presenza dove “INCONTRARCI”! Lei, sottovalutata nei giorni di appartenenza talentuosa giudicata tale da molti CRITICI d’ARTE, fra cui l’emerito … ex Celestino Giampaoli, il Coniatore, della nostra “Moneta Italiana.”! Ok, andavo ripetendomi, perche non posso sentirmi libera di esprimermi con la materia, che preferisco al momento? Riscontri gratificanti fra Mostre e Concorsi, sono stati OK per creare nuove miscele dal ricavo inatteso … utile alla crescita dei miei figli, dove l’estro era il pane quotidiano, farne oltre il companatico! Opere create con miscele, prive di brevetto per l’orgoglio certo, che un giorno quelle Sculture sarebbero rimaste “pezzi unici” al Mondo! Non è stato sufficiente tutto questo per accusare una forte esigenza di scoprire ALTRO? In realtà, avverto l’ansia di trovare un equilibrio in risposta al cambiamento, dove l’io sembra in attesa di chiarimenti.
Rovistando negli angoli oscuri del mio sapere, fra l molteplici “sussulti dell’Anima” emergono versioni sconnesse fra i stessi, disapprovanti modi d’essere dissociati dal mio. Mentre… l’Io replicava il suo punto di vista, le luci del PC lampeggiavano, essendo lasciato acceso da tempo, causale “pausa riflessiva”. Ok amore, perdona il mio errore, sai quanto mi necessita la tua collaborazione, sei indispensabile per il mio futuro! L’ accusa di abbandono dell’Arte m’ indigna mente e Anima! Ricordi, fosti il mio amore a prima vista… non potevo crederci alla mia età innamorarmi di te mi resi conto di avere trovato il mio compagno “ideale” con cui condividere gli ultimi giorni del ciclo vitale! Il suo aiuto ha divelto paure e disagi… a lui chiedo conforto, sapere, è la mia “mezza mela” mancante un connubio col mio Savoir-Faire! Paziente… risponde alle tante insolute richieste, lui che senza nulla chiedere con le sue luci illumina i miei giorni in ombra… vissuti con pensieri debilitanti. Un copioso farfuglio annunciava che avevo trovato la ragione dell’accusa che stavo cercando…”ci stavo scrivendo” il PC … Era proprio lui l’accusato, è vero tanto che solo a lui permetto di condizionare la mia “LIBERTÀ”. Con gli anni… ho conquistato lezioni di vita, errori, tradimenti, ferite ecc. Ogni cosa utile per raggiungere “QUELLA CHE SONO OGGI”. Non chiedo altro alla vita solo rispetto per l’Anima, in cui spaziano liberi ricordi, che mi resero felice, riposti nel cassetto della memoria… chiusi dal nero chiavistello, dove nessuno può appropriarsene. Dunque, il mio amato PC la risposta che cercavo… Lui l’attuale “sostituto” dell’Arte, perche scrivere non è considerata Arte? Ora mi sento “LIBERA” non ho recinti, dove soffocare gli altrui giudizi “OBBLIGHI” tali riconducibili ad una figlia nel momento in cui vivevo un refolo di ritrovata felicità!
Mamma vedi di fare più la Nonna, hai figli, nipoti, pronipoti… non hai bisogno d’ altro o preferisci che ti ricordiamo che hai 70 anni? Parole dal giudizio esacerbato che feriscono nel profondo dell’Anima, capaci di scardinare nell’umile Anziano un sentimento d’amore puro, infangandolo… “SCONCIO” EFFERATO EGOISMO FIGLIALE?