Cercare un viaggio su misura, inclusivo e senza barriere è oggi possibile grazie a Travelin, un innovativo “travel planner”.
Si chiama Travelin ed è stato ideato da Marta Grelli, una giovane torinese, insieme alla sua squadra di altre sei persone. Offre la possibilità di pianificare il proprio itinerario in base alle esigenze di accessibilità motoria o alla presenza di anziani e bambini e allo stesso tempo consente alle strutture ricettive di farsi conoscere da un pubblico sempre più ampio.
Come funziona la piattaforma
Grazie alla piattaforma Travelin, l’utente ha la possibilità di esplorare attività o siti turistici da visitare: attraverso una serie di filtri di accessibilità, si possono cercare le esperienze più adatte alle proprie esigenze. Inoltre, ci si può anche far ispirare dalle idee condivise dalla comunità della piattaforma per ideare il proprio viaggio. I contenuti pubblicati sono fruibili a tutti grazie all’editing con il testo facilitato e a una descrizione visiva del sito turistico.
“Il turismo inclusivo – si legge sulla piattaforma – è fare in modo che tutti possano viaggiare e scoprire il mondo in modo sicuro e senza barriere di alcun tipo. Vogliamo che tutti (amanti degli animali, celiaci, ciechi, persone in carrozzina) possano godersi il viaggio senza troppe ansie. Non possiamo abbattere i muri né costruire ponti, ma possiamo dare gli strumenti per trovare facilmente i luoghi che fanno al caso tuo. Abbiamo creato dei filtri di accessibilità, basta scegliere una località e troverai ristoranti per celiaci, vegani e intolleranti, strutture che consentono l’accesso a carrozzine e passeggini, musei dove poter entrare con il tuo amico a 4 zampe.”
Le collaborazioni di Travelin
La piattaforma ha attivato una collaborazione con l’Alleanza Italiana per lo sviluppo sostenibile Asvis e con la Rete dei comuni sostenibili e avviato dei progetti con i Comuni di Cremona e San Vito al Tagliamento. In questo modo le attività locali hanno l’opportunità di indicare il livello di accessibilità delle proprie strutture ed essere mappate per estenderne la conoscenza al pubblico. Offrire attività e luoghi accessibili consente anche di valorizzare il patrimonio culturale italiano, rendendolo fruibile a tutti.
“Con Travelin abbiamo cercato di raccogliere in un unico luogo le informazioni necessarie per programmare un viaggio – ha spiegato la fondatrice Marta Grelli – con i relativi commenti sui luoghi, senza doverle cercare in tante piattaforme diverse. Per esempio una ragazza cieca può trovare quali mostre hanno percorsi tattili, o ancora, una persona celiaca può trovare l’esperienza di degustazione pensata per lei. Quando ho realizzato che un mio amico ipovedente, pur sognando di viaggiare, non poteva farlo con la stessa facilità con cui lo facevo io, ho iniziato a studiare il turismo accessibile. Ho conosciuto tante altre persone con problemi di accessibilità e il grande sogno di viaggiare. Dato il vuoto di mercato, ho iniziato a progettare con il mio team una piattaforma che fosse veramente inclusiva.”
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