Se tutto va bene, potremo tornare a viaggiare. E lo faremo grazie ad un’App sviluppata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità insieme all’International Air Transport Association – che riunisce 264 compagnie aeree – e altre agenzie. Stiamo parlando del Travel Pass, una sorta di passaporto sanitario digitale.
Già da fine marzo avremo un passaporto sanitario digitale?
Attesa soprattutto dalle compagnie aeree e dai passeggeri che vogliono tornare a viaggiare, l’App dovrebbe arrivare a fine marzo, anche se non c’è ancora una data precisa.
Al di là delle misure attualmente prese dai vari governi, preoccupati che volare contribuisca a diffondere il virus, l’emergenza sanitaria spinge ormai alla massima prudenza negli spostamenti. Da tempo si parla di ripartenza del turismo, in particolare di quella del trasporto aereo schiacciato dalla pandemia. E anche se non ci sono ancora informazioni certe su quali saranno le norme da introdurre in merito ai viaggi, tra i criteri che potrebbero essere presi in considerazione dovrebbe esserci quasi certamente il vaccino anti-Covid.
Il Travel Pass, dunque, consentirebbe un graduale ritorno agli spostamenti aerei a livello internazionale. Basterebbe dimostrare di essere vaccinati o di essersi sottoposti a test che provano di non essere affetti da Covid-19. L’Unione Europea, dal canto suo, sembra molto propensa a puntare su un passaporto vaccinale, anche se si tratta di una proposta che continua a dividere soprattutto perché ogni cittadino, può decidere liberamente se vaccinarsi o meno.
Una soluzione standard, condivisa da tutti, per semplificare gli spostamenti
Dopo tutto, una soluzione standardizzata e condivisa a livello globale significherebbe parametri uguali per tutti, senza differenza di Paese di provenienza. Attualmente, molti Stati, una volta giunti a destinazione, richiedono di mettersi in quarantena e questo, inevitabilmente, provoca disagio.
Se il passaporto dovesse entrare definitivamente in vigore, questa misura non sarebbe più necessaria. I risultati dei test o le vaccinazioni verrebbero caricate direttamente sugli account dei viaggiatori, senza bisogno di documentazione fisica. Tutto avverrebbe in modo facile e immediato tramite un QR code. Si ridurrebbero notevolmente i tempi per i controlli, sia al momento della partenza, sia in arrivo a destinazione, oltre che in caso di scalo.
Per far sì che i passeggeri siano sicuri dei controlli effettuati, la registrazione delle vaccinazioni dovrà essere accurata. Andrebbero inoltre resi noti i centri convenzionati in cui poter effettuare i test. Il tutto per rendere l’iter efficiente, rispettare i requisiti richiesti dai singoli Paesi di destinazione ma soprattutto tutelare la sicurezza dei dati degli utenti.
Lo scorso 23 dicembre è partita una fase di sperimentazione per verificare il riscontro degli utenti e l’effettiva validità del sistema, grazie agli accordi con la Singapore Airlines. Ci sarà ancora da attendere ma l’intento e la speranza sono quelli di uniformare le regole per riprendere al più presto a viaggiare in sicurezza.
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