Comincia la mia avventura a 50&Più. Dai 45 anni di pubblicazioni lo stimolo per una narrazione della società libera e di qualità
«Un ricordo che porterò sempre dentro sono quelle notti passate in redazione per chiudere la rivista. Una piccola sosta per mangiare un panino e poi via, a riprendere la corsa contro il tempo con l’immancabile telefonata dalla tipografia che, impaziente, aspettava l’arrivo delle pagine da stampare. Il primo numero della rivista aveva dodici pagine, era il 1979. Poi la foliazione è passata a quarantotto fino ad arrivare a quella che abbiamo oggi. Le copertine, spesso, venivano disegnate a mano». I sorrisi e i sospiri dei colleghi che accompagnano questi ricordi raccontano un pezzo di storia. Una storia che non è fatta solo di parole. Una storia che si può toccare pagina dopo pagina sfogliando le edizioni della prima rivista italiana dedicata al mondo degli over 50, sapientemente conservate in via del Melangolo.
Tra cronaca e politica, costume, società e spettacolo, dal bianco e nero alla policromia, dalla voce di un singolo a quella corale di un gruppo: 50&Più è testimone delle trasformazioni sociali del nostro Paese e le osserva scandagliando le maglie del quotidiano da una prospettiva privilegiata che senza confini né barriere guarda oltre.
Generalista e d’opinione, 50&Più indaga il vissuto dei senior ponendoli al centro di una visione trasversale ai diritti e ai doveri. Lo fa da quarantacinque anni.
Ringrazio chi ha voluto riporre fiducia in me, perché sedere alla guida di una rivista con tale passato alle spalle e un presente altrettanto autorevole, è una responsabilità che travalica i confini delle mansioni specifiche che il ruolo di direttrice prevede. Stare al timone di 50&Più significa continuare a far sentire libera quella voce che per quasi mezzo secolo ha narrato fatti, personaggi e personalità. Eredito un mensile con basi più che solide grazie al lavoro svolto da Giovanna Vecchiotti, alla direzione di 50&Più per dodici anni, da una squadra di redattori che non ha mai fatto mancare impegno e professionalità. Proprio su queste solide fondamenta, nel solco della tradizione, sulle orme della storia, la rivista costruirà il suo percorso per parlare agli over 50, aprendo delle finestre su un mondo in continua evoluzione. Racconterà avvenimenti del passato ancora oggi avvolti nel mistero, scenari politici nazionali e internazionali. Sarà spettatrice dei tempi che cambiano ma anche protagonista del cambiamento: indagherà fenomeni, condannerà prepotenze e accenderà una luce sempre più forte sul sociale diventando portavoce dei bisogni e delle istanze di chi parla troppo spesso a bassa voce.
Sono abbastanza grande per aver vissuto l’età della carta stampata, abbastanza giovane per essere cresciuta insieme a nuovi modi e forme del comunicare. Quello di cui sono certa è l’alto valore che riviste come 50&Più continueranno ad avere. Perché la “carta” non invecchia se i suoi contenuti sono dinamici e scritti con passione. Se anche una singola frase contenuta in un articolo susciterà curiosità nel lettore, sarà la certificazione che è stato fatto un buon lavoro e che quel bagaglio pieno di quarantacinque anni di racconti e immagini, è ancora in buone mani.
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