Ogni anno la Epic Games, una nota casa produttrice di videogiochi – tra cui il celebre Fortnite –, mette a disposizione alcuni fondi per realizzazione videogiochi, contenuti educativi e software.
Si tratta di fondi a cui possono accedere privati ed aziende. Ed è partendo da questa possibilità che un team di ricerca guidato dal professor Cristian Leorin, docente di Informatica applicata alla logopedia presso l’Università di Padova, sta portando avanti la realizzazione di BeeAble.
BeeAble, l’esperienza di un videogioco per tutti
BeeAble è un gioco completamente modificabile e personalizzabile. Una caratteristica che lo rende adatto anche alle persone con disabilità, consentendo loro – al di là del proprio deficit motorio o cognitivo – di accedere all’esperienza dei videogiochi.
Quando si parla di disabilità si sottovaluta il potenziale dei videogiochi. Niente di più sbagliato. Perché tramite questi gli utenti con disabilità possono incanalare la loro attenzione su qualcosa di divertente e stimolante. E allo stesso tempo utile in termini di apprendimento, valutazione e riabilitazione.
Un gioco personalizzabile dal duplice vantaggio
BeeAble punta anzitutto a creare un gioco divertente, che coinvolga l’utente. Per riuscire in ciò è importante che il gioco sia plasmabile, modellabile in relazione alla persona a cui è rivolto.
Il punto di forza di questo progetto è che sia gli utenti che i terapisti possono personalizzare le impostazioni in termini di velocità, numero di pulsanti e tipo di bersagli. Questo ha un duplice vantaggio. Gli utenti, da un lato, possono ridurre gli ostacoli che limitano la loro esperienza di gioco. Renderlo a propria misura, insomma. I terapisti, dall’altro, possono sfruttare motivazione e coinvolgimento degli utenti per agire sulla riabilitazione motoria e cognitiva.
Terapia e intrattenimento per una maggiore inclusività
Integrando queste due prospettive, quindi, si aumenta l’efficacia del videogioco sia come intrattenimento che come terapia. Infatti, modificare la velocità del gioco consente anche agli utenti dalla coordinazione motoria rallentata di giocare al loro ritmo, senza generare frustrazione.
Allo stesso tempo, la possibilità di manipolare il numero di pulsanti consente di adattare il gioco alle capacità motorie di chi lo usa. In questo modo i terapisti possono modificare il numero di pulsanti in relazione agli scopi riabilitativi che vogliono centrare.
BeeAble ha, quindi, una struttura ramificata. Ogni opzione può essere modificata, così da ottenere un gran numero di combinazioni. Un gioco inclusivo dunque, che permette a tutti di raggiungere i propri obiettivi.
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